Acmar Ravenna – Zepa Marostica, il prepartita
Missione Zepa Marostica per l’Acmar Ravenna di Cesare Ciocca. I giallorossi, freschi del primato in classifica e reduci dalla coinvolgente vittoria sul campo del Pala Dozza di Bologna, anticipano al sabato (palla a due alle ore 21.00) l’ottava giornata di campionato, ospitando un’avversaria già vista al PalaCosta nella finale del concentramento di Coppa Italia di metà settembre.
In quella partita furono i veneti a prevalere, anticipando un trend che li ha visti vittoriosi tre volte sulle quattro trasferte già affrontate in campionato, con successi di lusso a Corno di Rosazzo e poi al Pala Dozza, contro la Conad Sg Fortitudo. Domani, l’Acmar sarà chiamata ad una rivincita importante, per difendere il primato in classifica e per tenere a distanza una formazione che la segue in classifica staccata di soli due punti.
Rispetto alla passata stagione, Marostica ha cambiato soltanto l’allenatore (da Seno a Simone Guadagnini, vincitore della B Dilettanti – girone B due stagioni orsono con Verona) ed un giocatore, firmando il pivot ex Faenza e Torre de’ Passeri Davide Crespan. Confermati tutti gli altri elementi del roster bianco blu: in quintetto entrano solitamente le guardie D’Affuso e Benassi, con l’under Montanari in ala piccola, con Umberto Campiello e Davide Crespan sotto canestro. Dalla panchina, spazio per il miglior marcatore Enrico Crosato, in grado di giostrare in entrambi i ruoli di ala, per i giovani Mabilia (classe ’93 di grande interesse) e Seganfreddo, e per la guardia Infanti, particolarmente pericoloso dalla lunga distanza.
Con coach Cesare Ciocca, facciamo il punto in chiusura della settimana che ha portato in vetta alla classifica l’Acmar per la prima volta nella gestione Vianello: “Puntiamo a proseguire il nostro cammino in campionato, affrontando una partita alla volta con l’obbiettivo chiaro di riuscire sempre ad imporre la nostra pallacanestro. Siamo soddisfatti per avere vinto quattro partite consecutive, ma la cosa davvero importante che è emersa in questo periodo di lavoro è che la squadra ha capito che tipo di pallacanestro vogliamo giocare e che atteggiamento è necessario avere in campo, dai veterani sino ai giovani Bianchini e Morigi, che sono fondamentali anche se hanno poco spazio: il loro impegno è la conferma che tutti stiamo remando nella stessa direzione. Siamo ancora in un momento della stagione in cui è necessario seminare, costruire, per raccogliere progressivamente i frutti del nostro lavoro. Vogliamo quindi continuare a fare buona pallacanestro, come ci ha chiesto il Presidente e come è giusto fare: tra febbraio e marzo poi, stileremo i reali obbiettivi per la fine della stagioneâ€.
Dopo la vittoria di domenica, Ciocca non teme cali di concentrazione: “Ho visto la squadra già concentrata verso la prossima partita; nello sport è sempre possibile perdere dopo quattro sconfitte, ma non credo che, nel caso, potrà essere imputabile ad un nostro rilassamento. Da martedì, alla ripresa dei lavori, ho visto la massima concentrazione nei nostri allenamenti: posso dire che la squadra arriva vogliosa di giocare una buona partita, per continuare questo momento positivo. L’imperativo è quello di continuare il nostro percorso anche contro una squadra forte come la Zepa, che ha vinto spesso in trasferta, che è molto difficile da affrontare e che ha già vinto qui: Marostica è una squadra atipica, credo che potrà metterci in difficoltà . Rispetto ad un mese e mezzo fa, noi abbiamo fatto progressi nel gioco corale, che aveva fatto difetto nella gara di Coppa Italia. Nelle intenzioni, vogliamo che sia sufficiente per colmare parte del gap accusato a settembreâ€
Contro la Conad, l’Acmar è riuscita a rimontare un momento difficile nel secondo quarto:
“Domenica abbiamo giocato cinque minuti orribili, i peggiori da quando sono qui. Nel primo quarto, pur segnando poco, la mia squadra ha preso ottimi tiri ed ha difeso bene; nel secondo quarto avevamo preso l’inerzia dopo il tecnico a Lamma, ma abbiamo attaccato con poca attenzione, finendo per perdere di vista il piano partita anche in difesa. Al di là di quello sbandamento però, abbiamo sempre giocato con grande tranquillità , come volevamo fare pur avendo davanti oltre 2500 persone e con giocatori che non avevano esperienza davanti a palcoscenici del genereâ€.
L’Acmar ha trovato protagonisti attesi e meno attesi, nel successo di Bologna: “E’ il bello dello sport, dove non tutto ha una logica. Di fatto, si è avverato quello che ci auguravamo, con qualche giocatore che ha saputo sostituire altri che stavano rendendo meno bene. In una stagione ci sono sempre momenti positivi e negativi: il nostro compito è quello di avere la serenità di affrontare momenti buoni mantenendo i piedi per terra, ed affrontare con maturità quelli negativi, come abbiamo fatto dopo la partita di Corno di Rosazzo, in cui abbiamo perso pur meritando di vincere. A quel punto, con un successo solo su tre partite, abbiamo parlato poco e lavorato tanto, girando un inizio di stagione che non ci stava piacendo. Adesso dobbiamo continuare a lavorare con questa mentalità , cercando di imporre il nostro basket anche senza un giocatore importante come Sanlorenzoâ€.
A proposito, cosa possiamo dire delle condizioni di Valerio?
“In questi giorni Valerio ha fatto due sprazzi di allenamento, e speriamo che le risultanze siano positive. Vogliamo reinserirlo gradualmente, dopo avere atteso tanto per scongiurare un eventuale intervento chirurgico; ci tengo a ringraziare l’ottimo lavoro dello staff medico composto dal dottor Lambertucci, dal fisioterapista Luca Babini e dal preparatore atletico Daniele Ercolessi, che hanno lavorato tantissimo per aiutarci a superare questo problema. L’augurio di tutti è quello che Sanlorenzo non abbia ulteriori problemi, per evitare di dover intervenire: speriamo di poterlo reinserire al più presto nelle nostre rotazioni, ha una grandissima voglia di rientrare in gruppoâ€.
Miro De Giuli
Ufficio Stampa Acmar Basket Ravenna Piero Manetti