• 07/03/2010
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L’Acmar aspetta Senigallia

RAVENNA. L’Acmar vuole raccogliere il meglio che il derby ha proposto per presentarsi con la massima carica oggi pomeriggio contro Senigallia (palla a due ore 18 al PalaCosta, arbitri Traspedini di Verona e Cunico di Altavilla Vicentina). Da una settimana all’altra i giallorossi di coach Guidi affrontano un’altra finale, come il tecnico ha definito tutti gli impegni fino alla fine della stagione regolare, contro una squadra che occupa il podio della classifica. I quindici minuti di grande orgoglio e qualità a Faenza devono essere ripetuti oggi. Il precedente è dolce, una delle due vittorie esterne che l’Acmar ha incassato (l’altra fu ad Ancona). “Questa – premette il tecnico triestino – è una prova dell’ottimo lavoro che il mio predecessore ha fatto. Senigallia sta disputando un ottimo campionato, praticando dell’ottima pallacanestro e il loro terzo posto è pienamente meritato. Noi in questo periodo stiamo lavorando forte in palestra, anche grazie all’aiuto dei giovani del settore giovanile, per preparare al meglio le partite che restano alla fine del campionato. La situazione non è semplice e l’infermeria è sempre affollata. Cicognani (per il giovane pivot è la caviglia il problema, ndr) sarà nei dieci ma un suo eventuale utilizzo sarà deciso solo all’ultimo momento”. Nel giro di un mese circa anche Compagni (reduce dall’operazione al menisco esterno) e Neri (frattura scomposta della mano destra) dovrebbero, il condizionale è d’obbligo, tornare abili e arruolabili. “Dobbiamo fare di necessità virtù – conferma Guidi -, visto che gli uomini che ho a disposizione sono questi. Oggi non sarà per niente facile vista la qualità sia del quintetto di partenza che dei rilievi marchigiani. Un giocatore come Esposito (quasi 43 anni) non lo scopro certo io, anzi nel suo passato più o meno recente ha giocato a Trieste ma anche elementi come Gnaccarini, Pierantoni e Maddaloni sono di assoluto valore”. L’unica assenza sarà quella di Monticelli, indisponibile già dal girone d’andata, per un gravissimo infortunio al ginocchio.

Agostino Galegati

Corriere di Romagna 07/03/2010

 


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