• 27/02/2010
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Pallacanestro Faenza – Acmar Ravenna 84-65

Pallacanestro Faenza – Acmar Ravenna 84-65

(21-14; 42-28; 63-51)

FAENZA: Pieri 1, Porcellini 13, Carretta 11, Bastoni 10, Morara 1, Mastella, Guerci 20, Nobile 2, Davolio 12, Garofalo 14. All. Bindi.

RAVENNA: Morigi, Bianchini ne., Marisi 14, Cohen 5, Puggioni 10, Di Marco 12, Berlati 18, Cuercella ne., Pappalardo 6, Cicognani ne. All. Guidi.

ARBITRI: Cleri di Fermignano (PU) – Curri di Taranto

Una sconfitta che fa male, ma che mantiene ancora accese le speranze playoff e che lascia più di un buon motivo per guardare al futuro con fiducia. Al PalaCofra, l’Acmar cede per 84-65 ai padroni di casa della Pallacanestro Faenza, al termine di una partita molto più combattuta di quanto non dica il risultato finale, e complici le notizie giunte dagli altri campi, può proseguire con convinzione la propria rincorsa verso la post season.

Contro i manfredi, l’Acmar è riuscita a restare a contatto sino al 37’, reagendo alla grande ad un primo tempo parzialmente negativo: tra il 23’ ed il 34’ i migliori momenti giallorossi, con la formazione di Guidi capace di rientrare dal -17 (47-30) siglato da Guerci al 22’ sino al 64-60 firmato da Puggioni a 6’50” dal termine. Nelle battute finali, la stanchezza dei giocatori ravennati e la precisa mira di Porcellini e di Bastoni dalla lunga distanza hanno chiuso i conti, con i padroni di casa cinici nel raggiungere ad un secondo dalla sirena il massimo vantaggio della partita.

Ravenna cade, ma lo fa a testa alta, consapevole di avere intrapreso un cammino di crescita apparso evidente anche al PalaCofra: in formazione rimaneggiata – assenti per infortunio Cicognani, Neri e Compagni, rotazione a sette elementi compreso il giovane ’92 Lorenzo Morigi – ed al cospetto della formazione seconda in classifica, la squadra giallorossa ha dato battaglia finché le energie l’hanno sostenuta, riaprendo nel secondo tempo una partita che poteva sembrare chiusa all’intervallo, visto il 42-28 a favore di Faenza. I ragazzi di Guidi, trascinati da un ottimo Dimarco (12 e 5 assist) e da un Berlati molto aggressivo (18, con due splendide schiacciate nel terzo quarto), hanno infatti reagito in un positivo terzo quarto, ritornando a contatto con un parziale di 1-9 in avvio di ultimo periodo.

La cronaca. Faenza parte meglio sfruttando l’esperienza di Davolio e la mano di Guerci e Carretta, riuscendo a scappare sul 19-9 all’8’. Ravenna barcolla ma non cede, reagendo con Berlati e con una bella conclusione da tre punti di Pappalardo, per il 21-14 del 10’.

Puggioni ed ancora Pappalardo, sempre dalla lunga distanza, riportano a contatto l’Acmar, per il 26-22 del 13’, ma è un attimo: Porcellini e poi Guerci (6 punti in 1’30”) rimettono dieci punti tra le due formazioni, poi è Davolio a gonfiare il divario fino al 42-28 di metà gara.

In avvio di terzo quarto Guerci fa in tempo a siglare il +17 (47-30), prima che Marisi e Puggioni vadano a suonare la riscossa giallorossa: Ravenna accorcia ulteriormente con Berlati (nove punti nel quarto) e con le scorribande di un positivo Dimarco, ma è punita sul finire del quarto da due triple di Davolio, per il 63-51 del 30’.

L’Acmar continua il suo buon momento in avvio di quarto quarto, con cinque punti di Dimarco (una tripla ed un contropiede in solitaria dopo avere rubato palla dal palleggio a Davolio), e con il canestro di Puggioni tocca addirittura il -4, sul 64-60. Guerci e Porcellini sbloccano Faenza, Ravenna reagisce con Puggioni ma vede accendersi sul più bello la spia rossa della riserva.

Sul 71-62, a poco meno di 4’ dalla fine, sono Bastoni e poi Garofalo, sempre da tre punti, a chiudere i conti.

Così coach Alessandro Guidi al termine della gara: “Avremmo potuto fare meglio, ma siamo entrati in campo con le orecchie basse nel primo tempo, situazione che probabilmente dobbiamo al fatto che non siamo nel migliore momento dal punto di vista fisico e neppure mentale. Abbiamo fatto molto meglio nel secondo tempo, giocando venti minuti con la giusta intensità, come dobbiamo fare sempre. Una volta riaperta la gara, ci sono forse mancate le energie sufficienti per fare il passo decisivo per agguantare Faenza. Credo comunque che la partita sia stata persa nel primo tempo.

Il futuro? Dobbiamo continuare a lavorare a testa bassa, come abbiamo fatto sino ad ora, perché vogliamo e possiamo dare del filo da torcere a tutte le squadre che affronteremo da qui alla fine della stagione regolare”.

Miro De Giuli

Ufficio Stampa Acmar Basket Ravenna Piero Manetti

 


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