• 14/02/2010
  • Stampa
  • Commenti disabilitati su L’Acmar naufraga a Civitanova e dice addio al sogno play off

L’Acmar naufraga a Civitanova e dice addio al sogno play off

Naufraga l’Acmar in casa della Naturino, e con lei naufragano anche le ultime speranze per raggiungere un posto nei play off. La settima sconfitta consecutiva di questo maledetto 2010 suona come una sentenza, con i ravennati che si ritrovano ad inseguire la nona in classifica con ben otto punti di svantaggio, e benché le partite tra campionato e fase ad orologio siano ancora dieci, la distanza pare incolmabile. Ravenna è segnata già dalle prime azioni, quando i marchigiani volano subito sul 21-10, non trovando nessuna opposizione nella difesa avversaria, con i giocatori ospiti che a fine gara commetteranno soltanto 11 falli complessivi: dato più che eloquente. L’Acmar cerca troppe soluzioni dalla lunga distanza, scelta sbagliata vista la scarsa vena offensiva, e così al primo intervallo il tabellone dice 25-14. La reazione dei romagnoli arriva nel secondo periodo, quando riescono a colmare il gap fino ad arrivare sul meno sei all’intervallo (50-44), ma i problemi sono in difesa dove la Naturino non trova nessuna opposizione alle sue scorribande. Con le unghie e con i denti, dunque, Marisi e soci rimangono in scia all’avversario, ma nei primi cinque minuti del terzo quarto arriva il solito black out e il break di 14-2, che vale il 66-46 al 26’. La parola fine è ormai scritta a caratteri cubitali sul match: Civitanova non cessa di spingere sull’acceleratore per ribaltare il meno sette incassato dall’andata, fino a raggiungere il +25 finale. L’Acmar pare aver patito fin troppo i tanti eventi accaduti in settimana, incassando la sconfitta più pesante della stagione, mostrando soprattutto troppi limiti, specialmente in difesa. Nelle prossime ore verrà annunciato il nome del nuovo allenatore, che si spera possa dare finalmente una scossa a questo gruppo, che non è stato ancora capace di vincere un solo incontro nel nuovo anno.

Luca Del Favero

Da “La Voce di Romagna” del 15/02/10

 


Comments are closed.