• 13/02/2010
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Delicata trasferta nelle Marche per l’Acmar

RAVENNA. In casa Acmar è iniziato il post-Giovannetti. Impossibile, per il

momento, dire chi sarà il successore del tecnico forlivese esonerato in

settimana. La certezza è che oggi a Civitanova (palla a due ore 18, arbitri

Bernardi di Temoli e Faustoferri di Bojano) sarà l’elemento di continuità di

queste ultime gestioni tecniche, Massimo Fabbri, a guidare dalla panchina

capitan Marisi e compagni. In casa del Naturino sarà forse l’ultima occasione,

ma sicuramente un’altra ghiotta, di riavvicinare il treno play-off. All’andata

al PalaCosta si imposero infatti i ravennati e bissare quel risultato vorrebbe

dire portarsi sul 2-0 negli scontri diretti, fondamentale in caso di arrivo a

pari punti. Ma la striscia da interrompere è quella delle sei sconfitte di fila

e trovare il primo successo del 2010. «Contiamo veramente – spiega Fabbri – che

ci sia questa scossa, abbiamo bisogno di fare punti e oggi sarebbe l’occasione

buona. L’esonero di un allenatore non è mai una cosa bella e in questi giorni

in allenamento abbiamo lavorato più che sulla tecnica, sull’aspetto mentale e

psicologico per scaricare le tensioni che si sono accumulate da mercoledì a

oggi. Speriamo veramente che si vada là con la testa sgombra da pensieri e si

possa giocare nel migliore dei modi. Dal punto di vista fisico i ragazzi stanno

bene ma saremo senza Neri e Compagni alle prese con i loro infortuni». Fabbri

mette sotto la lente di ingrandimento gli avversari. «Civitanova – prosegue – è

una squadra molto solida che godeva dei favori del pronostico di un campionato

di buon livello e che sta rispettando (è a quota 20 punti, sei in più

dell’Acmar, ndr). Giocano insieme da tanto tempo e sono esperti. In primo luogo

Puleo (l’ala forte titolare) e il play Berdini. Un elemento molto interessante

e che hanno recuperato da poco dopo l’infortunio alla schiena è l’altro lungo

Sanlorenzo, inutilizzato in casa nostra». Completano un quintetto con tanti

punti nelle mani la guardia Torresi, il pivot Perini e l’ala Polidori, la vera

bandiera della squadra.

Agostino Galegati

Da “Corriere di Romagna” del 14/02/2010

 


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