Acmar, che serie nera
Per nove volte su diciotto, quest’anno, le partite dell’Acmar Ravenna sono state decise negli ultimi secondi. Ed ogni maledetta volta i giallorossi hanno perso, con scarti da uno ad un massimo di quattro punti. A memoria, non si ricorda una serie così nefasta. Se poi aggiungiamo i numerosi infortuni che hanno limitato la formazione di coach Giovannetti, ecco che ci sono tutti i crismi per definirlo l’anno horribilis dell’Acmar. “Evidentemente è una stagione nata sotto una cattiva stella – dice il presidente Roberto Vianello, che domenica scorsa ha assistito all’ennesimo harakiri dei giallorossi, che a Fossombrone nei secondi finali hanno sprecato per tre volte il tiro della possibile vittoria –. E’ stata una partita in linea col resto della stagione, diciamo la “sorella” della gara buttata via contro Torre de’ Passeri dopo un supplementare la domenica precedente. E’ la nona che perdiamo in questo modo e sinceramente, non si può parlare solo di sfortuna. Avere tre tiri a disposizione negli ultimi 20 secondi e sbagliarli tutti, non è solo malasorte”. La zona playoff resta distante quattro punti ed ora i giallorossi sono stati raggiunti al decimo posto da Torre de’ Passeri. Ma con la squadra in queste condizioni, è veramente difficile pensare di poter inseguire ancora i playoff.
Per contro, la sola retrocessione prevista, consente ai giallorossi di restare tranquilli rispetto l’obbiettivo della salvezza. “La salvezza la raggiungeremo, ma in settembre avevamo puntato ad altro” riprende Vianello, ribadendo comunque che coach Giovannetti resterà alla guida della formazione giallorossa fino al termine della stagione: “Salvo decisioni che non dipendono dalla mia volontà, l’equipaggio arriverà così fino in fondo a questo viaggio. Quando le stagioni sono storte, le colpe sono di tutti. Compresa la società. Poi, a bocce ferme, naturalmente, dovremo considerare bene quello che è successo e fare le necessarie modifiche”. Notizie finali dall’infermeria dell’Acmar. Ieri a Forlì Compagni è stato operato al menisco laterale del ginocchio destro. La prognosi, per questo tipo di interventi, è di 6-7 settimane. Il lungo potrebbe tornare in campo per le ultime due partite della stagione regolare, alla quale seguirà la “fase ad orologio”, una delle più brutte invenzioni partorite dal basket italiano, che ogni tanto (per fortuna raramente) viene rispolverata.
Tiziano Zaccaria
Da “Il Resto del Carlino”, 03/02/2010