• 08/01/2010
  • Stampa
  • Commenti disabilitati su “Ho visto quello che un allenatore non vorrebbe mai vedere”

“Ho visto quello che un allenatore non vorrebbe mai vedere”

Un day after di riflessioni e di analisi per l’Acmar. Uscita con le ossa rotte dall’importante sfida contro la La Fortezza Recanati capolista, la formazione giallorossa ha visto volatilizzarsi in un amen le proprie velleità di primato. A fare più male dei numeri è però una prestazione, quella dei secondi venti minuti di gara, che ha lasciato interdetti per l’assoluta mancanza di carattere messa in campo dai giocatori giallorossi. Coach Loris Giovannetti è durissimo verso i suoi ragazzi: “Questa è la prima sconfitta “vera” di questo gruppo, finora abbiamo sempre giocato tutte le partite fino alla fine. Stavolta abbiamo alzato bandiera bianca ed abbiamo perso tutto, compresa la faccia. Ho visto quello che un allenatore non vorrebbe mai vedere, cioè una squadra che ha alzato bandiera bianca: ad un certo punto, sul -11 nel terzo quarto, quando ho sentito il pubblico che incitava la squadra a squarciagola la squadra e le facce dei giocatori non cambiavano minimamente, ho provato un forte senso di vergogna anche personale. Il mio commento alla partita, bene o male, è questo. Altre analisi, tecniche in particolare, credo siano inutili”. Le ragioni di una sconfitta tanto “totale” e rumorosa restano difficili da capire: “Non so bene cosa sia successo. Abbiamo avuto lo stesso problema che è capitato altre volte, quando siamo andati sotto di un paio di punti abbiamo smesso di giocare. E’ cambiata la faccia dei giocatori, e contro una squadra che non è prima in classifica per caso è arrivata una batosta del genere. Prima dei loro meriti però, c’è da dire che non abbiamo messo niente di quello che dovevamo mettere: ho chiamato due timeout in meno di cinque minuti in avvio di secondo tempo, ho provato a metterci una pezza, ma una volta presa quella china era difficile, per non dire impossibile, cambiarla. Ho provato rabbia, mi sono sentito solo. Abbiamo lavorato tanto in questa pausa natalizia, pensavamo di avere sistemato l’attacco. Invece, quella del secondo tempo, è stata una squadra che sul piano psicologico si è sciolta subito”. L’impressione è che la strada per la risalita sia lunga e ricca di insidie. La falsa partenza nel girone di ritorno non ha mutato la classifica – l’Acmar ha conservato il sesto posto – ma ha scoperchiato un vaso di Pandora le cui conseguenze si faranno sentire per qualche settimana. Poco il tempo per pensare. Nella serata di ieri l’Acmar si è riunita nello spogliatoio del PalaCosta, poi è ritornata in palestra. Nel mirino, c’è la trasferta di domenica sul campo di un’altra favorita alla promozione come Chieti. Il tempo degli scherzi è finito.

Miro De Giuli

da “La Voce di Romagna”, 08/01/2010

 


Comments are closed.