• 03/12/2009
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“A Senigallia la svolta, ora cominciamo un nuovo campionato”

“Al di là della vittoria, mi tengo tre cose della partita di Senigallia. Prima di tutto, abbiamo portato in doppia cifra ben cinque giocatori, ma abbiamo anche gestito bene i break degli avversari mostrando quei progressi sui quali avevamo parlato e lavorato in settimana. E posso anche dire che abbiamo velocizzato l’azione in attacco, arrivando non per caso alla massima produzione offensiva della stagione”. E’ tutto nelle parole di coach Giovannetti, il successo della sua Acmar sul campo di una Senigallia seconda in classifica e titolare del migliore attacco del girone. Conducendo dal primo all’ultimo minuto, con un break che ha spezzato la partita ad inizio secondo quarto ed una gestione lucida nella ripresa, la formazione ravennate ha spazzato via ogni dubbio ed ogni paura dopo la sconfitta nel derby di dieci giorni fa contro Faenza. La risposta che i giallorossi andavano cercando è arrivata dapprima dal punto di vista tecnico, visto il controllo del ritmo diffuso lungo tutto l’arco della partita, e poi sotto il profilo psicologico, con una fiducia crescente che ha via via facilitato il compito ai ragazzi di Giovannetti. Alla fine, il successo sulla GoldenGas vale per la classifica (ora l’Acmar è ottava a quattro punti dalla vetta, ndr), ma soprattutto per la ritrovata fiducia nei propri mezzi dei giocatori romagnoli: “Non c’è molto da dire – spiega Giovannetti – avevo detto ai ragazzi che a Senigallia serviva una risposta forte, di carattere. Abbiamo lavorato bene con la mente e poi con la tecnica, sono molto soddisfatto”. Nella sfida tra il miglior attacco e la miglior difesa, l’Acmar ha vinto la partita con il controllo del ritmo: “Dovevamo avere pazienza, perché Senigallia è una squadra che soffre se viene costretta a pensare e che cala l’intensità difensiva se deve difendere fino alla fine dei 24” di ogni azione. Abbiamo gestito bene la difesa, è vero, ma siamo stati molto bravi anche in questo, abbassando il ritmo per portare la partita su terreni a noi più congeniali. Abbiamo cercato il contropiede primario quando avevamo la possibilità, ma prima di forzare se un tiro non c’era siamo stati bravi a fermarci ed a ripartire a difesa schierata”. Alla fine, ognuno ha portato il suo mattone sostanzioso: “Cinque uomini in doppia cifra e Neri a quota otto sono il segno che tutta la squadra ha giocato bene. Paradossalmente però, anche Compagni e Dimarco che si sono fermati prima, sono risultati tra i migliori sia in difesa che nella gestione. Sono stati il vero valore aggiunto”. Secca, invece, la risposta sulle aspettative verso la prossima partita, che si giocherà in casa domenica prossima contro Roncade: “Vincere, nient’altro”.

Miro De Giuli

da “Voce di Romagna”, 02/12/2009

 


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