Acmar Ravenna a terra, Cohen non basta. Il Faenza si prende il derby all’ultimo tuffo

ACMAR RAVENNA – PALLACANESTRO FAENZA 60-62

Ravenna : Agostini 13, Cohen 12, Puggioni 9, Berlati 4, Neri 5, Marisi 12, Dimarco 5, Compagni, Cicognani n.e., Morigi n.e. . All. Giovannetti

Faenza: Pieri 3, Carretta 16, Bastoni 6, Nobile 8, Garofalo 5, Mastella, Lucchi, Guerci 15,Porcellini 9, Santandrea n.e.. All. Bindi

Parziali : 25-19 ; 35-40; 44-55

Arbitri Lucifora e Carraro

Note: spettatori 750, t2 Ra 13/36, Fa 18/40, t3 Ra 9/25, Fa 4/14, Tl Ra 7/8, Fa 14/22

La Pallacanestro Faenza si aggiudica il derby espugnando il PalaCosta col punteggio di 60-62, e riscattando così le due sconfitte consecutive. Al contrario Ravenna incorre in una battuta d’arresto dopo la prima vittoria esterna. Parte forte la formazione giallorossa, che si porta subito in vantaggio e dopo tre minuti guida l’incontro sul 14-3. Protagonista assoluto nelle battute iniziali è Cohen, che realizza 9 punti nel primo quarto. Faenza si risveglia Carretta e Nobile si caricano la squadra sulle spalle e all’intervallo gli ospiti sono davanti sul 35-40. Nella terza frazione si profila il tracollo per la formazione di casa che sprofonda fino al meno 14, e per buona parte del tempo non riesce a finalizzare in attacco. La pazienza è la virtù dei forti, e così Ravenna pazientemente nel quarto quarto con una grande difesa rientra in partita, ma sembra mancarle la cattiveria necessaria per sferrare il colpo del ko. Ci vuole il cuore del capitano a due minuti dalla fine che sigla tre bombe e riporta in parità la situazione. Neri sbaglia la tripla dell’eventuale sorpasso e sul ribaltamento di fronte Nobile appoggia comodamente al tabellone il canestro della vittoria. Infatti Berlati a due secondi dalla fine scivola perdendo palla e così finisce la partita. Meritata la vittoria della formazione manfreda che appare più determinata e concreta nei momenti salienti, al contrario Ravenna si è dimostrata troppo fragile ed è un lusso in partite come questa che non ci si può concedere.

Matteo Manca

Da “Il Resto del Carlino” del 23/11/2009