Svelato il nuovo volto dell’Acmar 2009/2010
E’ stato presentato con una conferenza stampa tenutasi presso gli uffici di via della Lirica, alla presenza del presidente Roberto Vianello, del vicepresidente Giorgio Morigi e dell’allenatore Loris Giovannetti, il roster con cui l’Acmar affronterà il campionato 2009/2010.
Al termine di una campagna di rafforzamento che ha visto quattro conferme e quattro nuovi arrivi, per Loris Giovannetti è stato approntato un roster di otto elementi di grande valore, cui andranno affiancati due giovani classe ’92 come Giacomo Cicognani e Lorenzo Morigi, di ritorno dalla Fortitudo Bologna. Un roster di grande valore, dunque, per una formazione che nell’anno del ritorno al PalaCosta a diciott’anni di distanza dall’ultima apparizione, vuole essere costantemente nelle prime posizioni del prossimo campionato.
A fare gli onori di casa, e ad introdurre il roster, è stato il presidente Vianello: “Abbiamo definito la squadra, e siamo qui a presentarla una volta avuta la conferma del ritorno di Morigi, dopo l’esperienza alla Fortitudo. Adesso aspettiamo che la Federazione venga a comunicare i giorni e la formula del campionato, al momento non è ancora stato ufficializzato nulla. Pensiamo, in relazione alle alternative possibili, di avere fatto una squadra competitiva che come nostro costume non ha delle stelle ma è fatta di buoni giocatori e bravi ragazzi, che possa avere solidità in campo.
Partiamo da quattro conferme in campo e da quella dell’allenatore, che speriamo di avere con noi molto a lungo, e ripartiamo dal PalaCosta, novità importante perchè di fatto possiamo avere a disposizione una struttura assai più degna del nostro sport. Per chi c’era già vent’anni fa, tornare nella casa dei più grandi successi giallorossi, avrà un valore emotivamente molto forte, e non è una cosa da sottovalutare. Ieri sera sono passato dal palazzetto intorno alla mezzanotte, stavano ancora lavorando: è un bel segnale, speriamo di averlo a disposizione già intorno alla metà di agosto per la preparazione.
Ci tengo infine a ringraziare Giorgio Morigi, presente qui accanto a me in rappresentanza dell’Acmar, società alla quale siamo molto legati e con cui speriamo che il rapporto possa andare avanti quanto più a lungo possibile”.
E’ stata poi la volta di coach Giovannetti, che ha illustrato nel dettaglio la composizione del roster e le ragioni delle sue scelte: “Per prima cosa ci tengo a ringraziare la società che ha allestito un roster davvero importante. Abbiamo compiuto scelte comuni, ci siamo trovati sempre in pieno accordo, e non è poco perchè siamo arrivati a costruire il roster che tutti volevamo costruire. E in quest’ottica, mi preme sottolineare l’apporto di una persona, che è il mio vice allenatore Massimo Fabbri, che ci è stato vicino alla grandissima nella composizione del roster, scrivendomi e confrontandosi con me via e-mail a tutte le ore del giorno ed anche della notte. Non è poco, non è soprattutto un lavoro che ci si sarebbe potuto aspettare da parte di qualsiasi vice. Lui l’ha fatto, e gliene va dato atto.
Abbiamo una squadra equilibrata, che ha otto giocatori di grande valore, di primissimo livello oserei dire, per far fronte ad una stagione che si preannuncia dura. In questo modo, potremmo essere coperti anche in caso d’infortunio, sperando di non dover affrontare un’emergenza come quella dello scorso anno. Ad oggi, è forse presto parlare di obbiettivi, dovendo ancora valutare formula e composizione definitiva del girone. Sul piano tecnico, abbiamo avuto modo di definire la data di inizio della preparazione, che abbiamo voluto per il 17 agosto, e di programmare un’amichevole a Ravenna con una squadra forte del calibro di Perugia, che ha vinto la B Dilettanti girone C lo scorso anno, per il 22 agosto. Di più non abbiamo ancora potuto fare, perchè anche la Coppa Italia prevista per settembre non è certa di vedere la luce, e non possiamo fare molto”.
Chiusa la prima parte del suo intervento, Giovannetti ha poi risposto alle domande dei giornalisti presenti sulla composizione del roster: “Puggioni ed Agostini sono due giocatori che ho già potuto allenare, li conosco molto bene ed è per questo che li ho cercati. In questo tipo di squadra saranno importanti, possono fare molto bene. Di Marco e Cohen invece, sono arrivati come espressione di una precisa scelta tecnica. Cercavamo due giocatori in grado di portare palla, che potessero nello specifico aiutare il nostro playmaker che è Neri a superare la pressione, offrire un valido supporto. Di Marco è in questo senso un play-guardia, Cohen è una guardia play di grande livello. E possiamo fare molto bene. Berlati sarà invece riportato al suo ruolo naturale di ala piccola: in un campionato sempre più fisico come il nostro, è importante fare i conti con il tonnellaggio. In questo senso, guardiamo squadre come quelle arrivate in semifinale che sono andate avanti con tanti lunghi, Verona è stata promossa con tre centi addirittura: abbiamo quindi riportato Francesco in ala piccola, tenendo comunque presente che il suo spazio in ala forte, come arma tattica, potrebbe comunque averlo durante il campionato. Capitan Marisi invece, è un giocatore che può giocare quattro ruoli, dal play all’ala forte, ed anche per questa caratteristica lo useremo. E’ intelligente, affidabile, eclettico, può essere un grande vantaggio per noi. I problemi potrebbero saltar fuori in difesa, ma qui spetterà alle mie guardie cercare di aiutarlo, proprio come è stato fatto nella squadra dell’anno appena concluso. Da qui apro una parentesi, per ringraziare coloro che sono stati in giallorosso e ci hanno permesso di fare una grande stagione. Parlo dei fratelli Solfrizzi, di Zatta, di Poluzzi e di Frascione: abbiamo fatto tutti un ottimo campionato e tutti loro si meritano un grosso ringraziamento”.
Giovannetti ha poi spostato l’attenzione sull’inserimento a roster di due giocatori classe ’92 sui quali la società punta molto: “Non lo nascondo, la programmazione su Cicognani in particolare è da tempo un obbiettivo tra i più importanti per la società . E’ un giocatore di Ravenna, uscito dal nostro settore giovanile, puntare su di lui è un dovere, come è un dovere farci carico del suo sviluppo sfruttando ogni arma a disposizione della società . Ha 17 anni, dobbiamo essere bravi a non bruciarlo soprattutto in partita. E dovremo essere bravi a permettergli di imparare dai giocatori che vedrà in allenamento, contro cui farà a sportellate tutti i giorni, perchè Puggioni, Agostini e Compagni non sono certo ragazzi disposti a fare un passo indietro. Lo spazio che avrà , se lo sarà meritato, nel senso che il lavoro in allenamento spetta interamente a lui. Già da tempo la società gli ha messo a disposizione strutture di primo livello, da categoria superiore: il lavoro su di lui è stato misurato per l’età e per le sue caratteristiche, fatto da professionisti che lo stanno seguendo passo dopo passo, tenendo comunque presente che si tratta di un giocatore e di un ragazzo di 17 anni, che deve crescere progressivamente sul piano fisico e tecnico. Ci teniamo troppo a quel ragazzo per non fare le cose in maniera scientifica. Di Morigi invece, ammetto di non sapere tantissimo. So che ha giocato per anni alla Fortitudo, e questo non è un dato da sottovalutare, di solito questo tipo di esperienze sono molto formative. Potrà aiutarci, come per Cicognani anche per lui sarà fondamentale il lavoro quotidiano in allenamento”.
In chiusura, di nuovo parola al presidente Vianello: “Cicognani e Morigi sono i primi tasselli di un progetto che mira a produrre e a portare in prima squadra giocatori di Ravenna. Lo diciamo da anni, questo è il primo passo tangibile, improntato verso una crescita costante già impostata da Livio Neri, del quale siamo molto contenti. Il settore giovanile sta andando oltre ogni più rosea aspettativa, il basket a Ravenna ora è una cosa seria anche grazie a questo, e non è un dato da sottovalutare, come non è da sottovalutare il fatto che durante l’estate abbiamo avuto l’imbarazzo della scelta sui giocatori da prendere sul mercato, erano tanti i giocatori che volevano venire a Ravenna. Detto questo, un occhio ai risultati va sempre dato, anche se questi sono difficili da ipotizzare in mancanza di elementi chiari, siamo ottimisti”.
Miro De Giuli
Ufficio Stampa Acmar Basket Ravenna Piero Manetti