• 10/03/2009
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Marisi, un ritorno perfetto

La prima ovazione, la Morigia gliel’ha tributata quando è stato presentato a pochi minuti dalla palla a due. Per ultimo, a discapito del numero 7 sulla maglia, Riccardo Marisi ha fatto il suo ingresso in campo ad oltre tre mesi dall’ultima volta in cui si era cambiato ed aveva giocato con la sua Acmar, contro la Triveneta Albignasego il 23 novembre. Allora, per Riccardo la schiena era già un problema grosso, tanto da limitare a soli 5’ il suo impiego contro l’attuale capolista del girone B di B Dilettanti, e da imporre lo stop praticamente subito. A distanza di cento giorni, Marisi è tornato in campo, dopo una trentina di secondi dall’inizio del secondo quarto. Lo ha fatto in punta di piedi, stando attendo a ritrovare senza fretta il feeling con il campo: quando si è sentito pronto, a 5’ dall’intervallo, ha scagliato il primo tiro dal suo rientro, dall’angolo destro dell’attacco giallorosso. La retina che si muove appena ed il boato della Morigia per il canestro del 29-22 in un momento delicato della partita, quello per intenderci nel quale Ravenna ha messo le mani sull’incontro e sui due punti, non sono altro che le prevedibili conseguenze per una giocata che da tempo la Morigia attendeva con impazienza di poter rivedere. Quando poi, a meno di quindici secondi dalla fine del primo tempo, Marisi ha preso in mano il pallone per gestire l’ultimo possesso, la sensazione che tutto stesse, piano piano, tornando ad essere come era stato fino a novembre, è stata chiara. Il canestro realizzato, in uno contro uno sull’ala di Atri Calò, è arrivato dunque atteso, ma anche previsto. E gli applausi, per la terza volta, si sono sprecati.

“L’emozione – spiega Riccardo – c’era e dopo tanto tempo è anche naturale. Sono stato contento di avere chiuso un momento per me non felicissimo. C’è stato un mix di emozioni, chiaramente tutte molto positive: ho sentito l’affetto del pubblico e mi ha fatto ovviamente molto piacere. Mi sono scrollato di dosso un po’ di ruggine, ho ritrovato il basket giocato ed è una sensazione piacevole, mi mancava l’atmosfera del campo, il contatto con il pubblico e la lotta con gli avversari”.

Nella ripresa, per Marisi ci sono poi stati anche diversi minuti da playmaker, nei quali ha mostrato di sapere ancora una volta stupire, con la sua grande visione di gioco e l’innata capacità di fare sempre la cosa giusta al momento giusto. Un’arma in più per un finale di stagione si preannuncia entusiasmante: “Ora guardiamo ad una partita per volta, pensando ad Ancona dove una vittoria vorrebbe dire essere vicini al quarto posto. Sarà dura, ma noi avremo il giusto temperamento”.

Miro De Giuli

da “La Voce di Romagna”, 10/03/2009

 


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