Acmar – Atri, gli spogliatoi
RAVENNA – Ci sono partite in cui se vinci hai fatto il tuo dovere, se perdi rischi di vedere vanificato quanto fatto precedentemente. La partita con Atri rischiava di essere proprio questo, la classica buccia di banana sulla strada del quarto posto. Dubbi spazzati via dopo un primo quarto con luci e ombre ma con un prosieguo di partita in crescendo, fino a quando le Porte abruzzesi del successo non si sono spalancate. Ma ad un allenatore pignolo come Loris Giovannetti i piccoli particolari, come l’inizio incerto, non sfuggono certo. “Non siamo entrati in campo con la testa giusta –analizza – anche se con l’andare dei minuti abbiamo messo a posto diverse cose. Abbiamo diminuito le palle perse (uno dei nodi focale per il gioco bizantino, ndr) ma anche contro gli abruzzesi ne dovevamo evitare almeno tre o quattro delle 15 finali. Non possiamo contare solo su una buona presenza a rimbalzo per avere un numero pari di occasioni per andare al tiro rispetto ai nostri avversari ma dobbiamo cercare sempre una forbice ampia nel rapporto tra palle perse e recuperate (+14 nell’occasione, ndr). Riccardo playmaker? Sapevo che ha l’intelligenza giusta per ricoprire anche questo ruolo. Partite come quella di questa sera sono adattissime a fare questo tipo di esperimenti. Dobbiamo lavorarci su in vista di quella che sarà la partita di Ancona ma anche successivamente in quelli che saranno i nostri sviluppi futuri. Possono veramente darci qualcosa di buono, sfruttando l’avere un playmaker di due metri nei confronti diretti con pari ruolo meno fisici”.
Capitano coraggioso
In queste cinque stagioni in giallorosso Marisi si è sempre distinto per correttezza, carattere sempre disponibile alla causa, oltre che naturalmente per la qualità del gioco che può esprimere. Non vederlo scendere in campo per un girone intero aveva quindi creato un vuoto non solo tecnico ma anche umano. Ma per aiutare i propri compagni nella rincorsa al prezioso quarto posto (e anche il terzo non è ancora sfumato) Marisi ha accelerato il proprio ritorno, previsto inzialmente per la seconda fase. Per onorare il suo ritorno il presidente Roberto Vianello ha fatto realizzare uno striscione anche spiritoso con “Bentornato Capitano” con la figura di un uomo anziano con la barba e una figura stilizzata che si tocca la schiena. “L’uomo anziano non l’ho molto gradito (Marisi ha compiuto 33 anni lo scorso dicembre proprio quando cominciava la terapia alla schiena) – ci scherza su mentre lo guarda sorridendo -. Sono stati quattro lunghi mesi per me e anche difficili e devo ringraziare tutti coloro che mi sono stati vicino in questo periodo. La squadra ha comunque dimostrato di reagire al momento più difficile a cavallo dei due anni. Per me è stato bellissimo riassaporare il campo dopo così tanto tempo ma ora devo ritrovare in fretta la condizione fisica che non è ancora ottimale. Per quanto riguarda la partita abbiamo iniziato ad un ritmo decisamente basso, poi quando abbiamo registrato la difesa tutto è stato più facile. Ora ci aspetta una partita difficile sul campo di Ancona”.
Agostino Galegati
da “Sport Ravenna”, 11/03/2009