• 27/10/2008
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Acmar sconfitta a Recanati

LA FORTEZZA–ACMAR 74-64

(25-16, 38-29, 58-42)

LA FORTEZZA RECANATI: Dip 10, Paluan 4, Caldarelli 8, Morresi 2, Pierini 19, Gori 6, Akrivos 23, Cosentino 2. Ne: Principi e Prosperi. All. Marsigliani

ACMAR RAVENNA: Zatta, Poluzzi 5, Solfrizzi 6, Marisi 11, Zudetich 11, Berlati 18, Compagni 6, Neri 7. Ne: Basaglia e Zampa. All. Giovannetti

Arbitri: Bernacchi di Canegrate e Poletti di Nesso.

Note: Recanati tiri da due 20/38, tiri da tre 7/17, tiri liberi 13/18. Ravenna tiri da due 17/28, tiri da tre 6/25, tiri liberi 12/16. Tecnico alla panchina ravennate. Usciti per cinque falli Berlati e Compagni.

RECANATI – L’Acmar non è ancora guarita dal suo male antico, la trasfertite. In queste prime quattro giornate la formazione di Loris Giovannetti ha alternato con precisione svizzera ottime prove in casa (vedi esordio con Senigallia e la sfida tutta emiliano-romagnola con Anzola) in cui soprattutto nella seconda metà gara il gioco è apparso fluido e convincente a delusioni da viaggio. Le Marche hanno così avuto un retrogusto dolce amaro dopo Civitanova, anche a Recanati. L’ermo colle di leopardiana memoria si è trasformato da subito in un Everest con le sembianze del lungo Akrivos. Suoi tutti i primi dodici punti nei primi tre minuti ad elevatissima precisione chirurgica (tre bombe e un gioco da tre punti) contro gli appena quattro di Ravenna. Quando però i giallorossi hanno trovato le giuste contromisure alla zona marchigiana la linea di galleggiamento è tornata più vicina (32-29 grazie al rimbalzo offensivo di Enrico Solfrizzi (giallorossi orfani del fratello Emiliano che dovrà rimanere fermo sei settimane per smaltire lo strappo alla coscia subìto contro Anzola) e assist per Zudetich che si conferma tra i ravennati più in forma. L’Acmar però non perfeziona la rimonta e Recanati scappa a quello che sarà il massimo vantaggio sul 58-42 (fatale un tecnico a Giovannetti che i marchigiani sfruttano al massimo). La partita non è ancora finita e c’è spazio per una corposa rimonta (64-58 e poi 70-64 sempre grazie a Fulvio Neri) ma anche in questo caso è solo una bella incompiuta perché il finale in crescendo sulla partitura è tutto di marca degli esecutori (Akrivos e Pierini, 42 punti in due) del direttore d’orchestra Marsigliani. E’ presumibile che sarà una settimana molto intensa nello spogliatoio ravennate, quello che separa l’Acmar dal sentitissimo derby con le Bullonerie Riunite, soprattutto per capire i perché di questo andamento così ondivago ma soprattutto per trovare le contromisure al gioco dei cugini che dopo il ko iniziale sono in serie positiva da tre turni.

Agostino Galegati

Corriere di Romagna, 27/10/2008

 


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