Intervista al presidente Vianello
Con la squadra pressoché definita, e l’assetto societario adeguatamente puntellato con decisi innesti, la campagna di rafforzamento del Basket Ravenna Piero Manetti può dirsi ormai conclusa.
E’ il presidente Roberto Vianello a tracciare un primo bilancio del lavoro svolto negli ultimi due mesi, dal cambio dell’allenatore alla costruzione di una squadra e di uno staff tecnico e medico di primo livello, fino all’ingaggio di Luca Falcomer e Livio Neri per cementare una struttura che vuole crescere ancora.
Un’estate di lavoro a fari spenti, per una società che nell’ultimo anno non è andata bene e ha scelto di ripartire cambiando tanto, a partire dalla guida tecnica.
“Non sono stato soddisfatto – attacca il presidente Vianello – dell’ultima annata, è stata una mezza delusione perché puntavamo a fare bene, a divertirci, e non ci siamo riusciti. Dopo campionati del genere, viene voglia di fare rivoluzioni, è normale, ma siamo stati attenti a come muoverci. Siamo partiti dall’allenatore, poi di conseguenza è stata variata la composizione della squadra, anche per adeguarla alle sue richiesteâ€.
Una scelta controversa, quella dell’allenatore. Ai primi di giugno, c’è stata una lunga polemica, in seguito al passaggio di Giovannetti da Faenza a Ravenna.
“Sulla questione se ne sono dette tante, ma è stata una decisione presa dopo la fine del campionato, e non durante. Griffin è una persona eccezionale, e nel decidere tra lui e Giovannetti non hanno pesato i risultati della scorsa stagione. Semplicemente, quando ho intravisto la possibilità di riavere qui Loris – che, con Piero Manetti e lo stesso Vianello era parte integrante del Basket Ravenna che diciotto anni fa arrivò in B1, ndr – non ho esitato e ho cercato di chiudere subito la trattativa. Rispetto agli ultimi anni 80, Piero non c’è più, siamo rimasti io e Loris, ma l’idea di poter realizzare un progetto vincente in un tempo razionalmente contenuto, con persone cui non manca la fiducia reciproca ha fatto la differenzaâ€.
Scorrendo il roster del Basket Ravenna versione 2008/2009, la prima parola che viene in mente è “solidità â€. Giocatori esperti, buoni difensori e grandi lavoratori.
“Da tifoso, preferisco chiaramente vedere lo spettacolo, ma è chiaro che quel che conta è la vittoria: è vero, siamo solidi e siamo buoni difensori, ma non ci manca il talento, sappiamo fare canestro e abbiamo giocatori in grado di trovare il canestro in tanti modi. Sapremo farci valere anche davanti, non c’è dubbioâ€.
Oltre al roster, anche lo staff è mutato in larga parte.
“Giovannetti ha richiesto espressamente di avere con sé il proprio staff, tecnico ma anche sanitario. A questo proposito, mi sembra giusto ringraziare di cuore il dottor Ponzetti che ha fatto tanto per noiâ€.
Una figura nuova invece, è quella che sarà rappresentata da Luca Falcomer, ex capitano giallorosso, che da poco è entrato nei quadri dirigenziali, come tramite tra prima squadra e presidenza.
“Il rientro di Falcomer è una cosa che ci fa piacere, possiamo parlare di rientro a casa. L’anno scorso non è rimasto qui per raggiunti limiti di età , ed ha voluto comunque togliersi lo sfizio di giocare un’ultima stagione, in C1 a Castel Guelfo. Fosse stato per noi, lo avremmo inserito subito nei nostri quadri dirigenziali, cosa che è poi stata fatta quest’anno, non appena Falco ci ha dato la sua disponibilità . Avrà un ruolo delicato, di tramite tra dirigenza e squadra, in un’area in cui forse, nella scorsa stagione, qualcosa è effettivamente mancato. Sarà un uomo d’ordine, prezioso ed importanteâ€.
Ultimo innesto, quello riguardante il settore giovanile. Il Basket Ravenna Piero Manetti ha infatti ingaggiato Livio Neri, da quattro anni parte integrante dello staff dei Crabs Rimini, per riorganizzare e potenziare il vivaio giallorosso.
“La scelta di affidarci a Livio Neri per il settore giovanile è, come quella relativa a Giovannetti, una delle più importanti di quest’anno. Livio ha esperienza, avendo fatto quattro anni a Rimini, e stiamo già toccando con mano l’entusiasmo e la competenza che sta portando alle giovanili. Stiamo arrivando a quasi 400 bambini e ragazzi iscritti, ed è importante dare una certa impostazione al settore giovanile, che è la linfa di ogni società che fa basket a questo livello, e non può essere ignorato per avere un programma a medio o lungo termineâ€.
Una serie importante di cambiamenti, dunque, che potrebbero essere coronati dall’arrivo dalla consegna del PalaCosta. I lavori di ristrutturazione sono in lieve ritardo, ma sono comunque prossimi alla conclusione.
“C’è poco da dire, confidiamo nell’impegno assunto direttamente dal Sindaco, Fabrizio Matteucci, che ci ha garantito la consegna per la fine del 2008â€.
Non resta che dare uno sguardo al futuro prossimo, ovvero alla stagione che sta per cominciare.
“Attendiamo assai fiduciosi il via alla stagione, che per noi dovrebbe essere il 18 agosto. Non ci sbilanciamo per carattere, ma possiamo dire di voler migliorare l’anno passato. In tema di revival, diciotto anni fa al PalaCosta, campeggiava uno striscione, che diceva “Innanzitutto divertiamociâ€: sarebbe bello se per l’anno che viene, potessimo utilizzare ancora questo motto. Il campionato passato infatti non ha fatto scemare l’entusiasmo, tutt’altro. Abbiamo preso giocatori adeguati, preferendo ai grandi nomi, che magari possono sentirsi già arrivati, dei giocatori più giovani e sicuramente più stimolati a fare beneâ€.
Miro De Giuli