• 09/04/2008
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Degiovanni: “L’Acmar ci deve credere ancora”

Una sconfitta nel derby, nonostante Ravenna arrivasse al PalaCattani con poche alternative alla vittoria, ci poteva anche stare. Una sconfitta di tali proporzioni, accoppiata alle vittorie di Monza con Como e Varese a Verona, apre però scenari duri per l’Acmar, ora veramente a un bivio: nona a due punti dal settimo posto ma con il quoziente canestri sfavorevole in entrambi i casi, Ravenna dovrà cogliere due vittorie, sperando in una doppia sconfitta di almeno una tra Verona, Castelnovo e appunto, Varese o Monza nelle ultime due giornate di stagione regolare. Difficile, molto difficile, ma non impossibile. Dopo il crollo di Faenza, tocca al playmaker Degiovanni cercare di analizzare a mente fredda quanto successo in campo, e quali saranno gli obbiettivi a breve termine per i giallorossi: “Al pronti via ci siamo trovati in difficoltà, siamo finiti subito a -14, ma non abbiamo mai mollato veramente. La partita è stata condizionata dal break iniziale, e abbiamo pagato alcuni errori nei possessi che potevano portarci in singola cifra di svantaggio”.

A far la differenza per Faenza, tre bombe di Neri nel primo quarto di gioco, sempre dall’angolo, e sempre con i piedi per terra e tanto spazio a disposizione. Qualcuno, ha pensato a un errore tattico ben preciso: “Sapevamo che Faenza poteva farci male in tante maniere, perché in casa gioca ad alto ritmo e non sbaglia veramente mai. La scelta era di raddoppiare forte sul pick and roll centrale che apre quasi tutte le azioni faentine, cercando di essere puntuali nelle rotazioni dopo i primi passaggi. Loro però hanno letto sempre splendidamente, e hanno fatto bottino subito”.

Ravenna non ha mai mollato, ma è sempre stata respinta sul -12. Nello spogliatoio, la rabbia era sicuramente tanta: “A fine gara ci siamo guardati in faccia, cercando di scrollarci di dosso un nervosismo che comunque sarebbe rimasto a lungo. Dobbiamo però guardare avanti, non è ancora finita”. Già, Verona e poi Cavriago: “Verona ha perso in casa una partita che poteva e doveva vincere, questo non ci aiuta: dobbiamo pensare a noi però, senza far calcoli a tavolino perché ogni volta che li fai, c’è sempre qualcosa che va come non dovrebbe. Proveremo a vincere gara dopo gara, è l’unica cosa da fare”.

da La Voce di Romagna, 08/04/08

 


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