• 27/06/2017
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Il Resto del Carlino, 27 Giugno 2017: «Sono felice di restare, Ravenna è diventata la mia seconda casa»

SIAMO ai dettagli per la conferma di capitan Andrea Raschi nel ro-ster giallorosso anche per la stagione 2017-’18. L’OraSì ritrova così il quarto moschettiere della scorsa stagione mentre vanno definendosi anche altre caselle. Sembra infatti che la società abbia optato per Matteo Montano per il ruolo di vice Giachetti e che anche per questa trattativa sia soltanto questione di ore. Capitan Raschi, per lei sarebbe il 4° anno con la maglia di Ravenna: quali le sensazioni? «Devo usare il condizionale, ma dovrebbe mancare solo la firma. Dopo Rimini, il Basket Ravenna diventerebbe la società nella quale ho militato di più. Ogni anno che ho trascorso qui è stato un crescendo di risultati e di coinvolgimento del pubblico. Ormai Ravenna è la mia seconda casa. Sarei molto contento di proseguire il mio percorso in questa città». Ritroverebbe Masciadri, Chiù-menti e Sgorbati e la fascia di capitano. «È stato bello fare il capitano quest’anno. Mi piace dare consigli ai più giovani e in Sgorbati ho rivisto me stesso con 20 anni di me- ‘Manca solo la firma’ «Essere capitano mi rende orgoglioso e mi piace dare consigli ai più giovani» no. A me faceva piacere ricevere suggerimenti dai giocatori più esperti e se posso rivestire questo ruolo ne sono orgoglioso. Nell’ultima stagione Giacomo ha fatto grossi passi avanti, quando arrivò era ‘acerbo’, ma durante il campionato ha sviluppato un atteggiamento da giocatore di spessore». Che ne pensa di Giachetti e Montano in cabina di regia? «Non li conosco personalmente ma solo da avversari. Giachetti però mi piace tantissimo, è un giocatore che sa fare canestro ma allo stesso tempo è un playmaker vecchio stampo alla Rivali, molto intelligente e che sa mettere in ritmo i compagni. Montano invece mi sembra un giovane estroso alla Sabatini ma, senza voler offendere nessuno, con un pizzico di talento in più». Per ora si sta costruendo una squadra più esperta rispetto alla scorsa stagione, annata difficilmente ripetibile. «Leggendo i nomi vedo che lo staff sta cercando di tenere alto il tasso tecnico, costruendo al tempo stesso un gruppo equilibrato secondo scelte ponderate. Se azzeccano gli americani può venire fuori una bella squadra, ma sarebbe sbagliato prendere la scorsa stagione come punto di riferimento perché l’anno scorso si è incastrato tutto alla perfezione, dall’inizio alla fine. I presupposti sono buoni, ma non sarà facile visto il livello del campionato. Bisogna fare un passo alla volta e pensare per prima cosa a costruire un’identità di squadra con umiltà e lavoro». Stefano Pece


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