• 11/01/2019
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Rassegna stampa 11 gennaio: Il Resto del Carlino

• Piacenza
DOMENICA all’ora di pranzo l’OraSì ritrova un pezzetto del suo recente passato. L’Assigeco è
guidata in panchina da Gabriele Ceccarelli e in campo da Gherardo Sabatini che coach Mazzon non ha esitato a definire tra i migliori playmaker della categoria. D’altronde lo dicono i suoi numeri. In maglia piacentina Sabatini sta mettendo a referto 14 punti, 5.4 rimbalzi, 5 assist e quasi 2 recuperi a partita. La sua Assigeco viaggia col vento in poppa e viene da due vittorie, la prima a Treviso e la seconda nel derby cittadino. E in queste due gare Sabatini ha tenuto numeri da grande giocatore. «POTEVAMO sicuramente avere qualche punto in più, ma siamo in linea con gli obiettivi – spiega il playmaker -. In questa squadra gioco tanto, ho parecchie responsabilità e oltre a segnare mi piace mandare a canestro anche i compagni ». La gara di andata evoca però brutti ricordi in Sabatini e
compagni. Dopo tre quarti di dominio assoluto, Piacenza si è vista sfilare la vittoria dai 31 punti di Smith, 16 dei quali nel quarto periodo, on la migliore prestazione stagionale dell’americano dall’arco
dei 6.75 (58%). Con la solita schiettezza il play bolognese parla dei prossimi avversari:
«Come noi anche Ravenna ha perso qualche punto per la strada – commenta -. Mentirei però se dicessi che la squadra che preferisco in questo campionato perché volte sembra un po’ molle. ‘altra parte però ha del talento. 1ello di Smith soprattutto: in casa nostra l’ha vinta quasi da solo, ormai sappiamo che fa parte dl suo repertorio questo tipo di exploit». Si gioca alle 12 per la diretta televisiva, ma nessuno sembra preoccupato dal cambio di orario. Di certo non lo è Gherardo Sabatini: «Non so se fisicamente l’orario inedito possa influire in qualche modo. Per quanto riguarda il sottoscritto, il fatto che ci sia tanta gente e la televisione mi esalta parecchio e mi carica». LA PERSONALITÀ non manca al play bolognese che in qualche momento è stato rimpianto al Pala de André. L’anno scorso è stato anche vicino a un clamoroso ritorno. «Io ero disponibile – ricorda Gherardo – e so che Martino mi avrebbe ripreso perché la squadra non stava andando bene. La mia condizione per tornare era di diventare il play titolare l’anno successivo. Sembrava fosse stata accettata, poi invece Ravenna e Treviso non hanno trovato l’accordo. Però mi fa piacere che i tifosi mi ricordino positivamente, anche
se sono rimasto solo un anno, abbiamo atto vedere belle cose in quella stagione». Sabatini è sicuro, on sarà una partita come quella dell’andata: «Né noi né loro siamo grandi difensori – conclude -. Entrambe le squadre privilegiano l’attacco quindi mi aspetto una partita dai ritmi alti, come piace a noi. Verrà fuori chi è più tosto».
Stefano Pece


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