• 26/11/2018
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Rassegna stampa 26 novembre: Corriere dello Sport-Stadio

FORTITUDO 79 RAVENNA 67 [23-21,48-40,59-56]
LAVOROPIÙ BOLOGNA: Sgorbati, Cinciarini 8 [3/4,0/5,2r], Mancinelli 2 [1/5,4r], Franco ne, Benevellil2 [0/2, 4/5,3r], Leunen 11 [3/3, l/l,llr], Prunotto ne, Venuto 3 [1/2 da tre, Ir], Rosselli 11 2/5,1/5,7r], Fantinelli 17 [5/7, 0/1,5r], Pini 6 [2/5,3r], Hasbrouck9 (2/3, l/5,lr]. AH. Martino.
0RASÌ RAVENNA: Tartamella ne, Hairston 6 [3/8,8r], Smith 12 (4/13, 0/5,5r], Montano 23 (4/5,3/8,2r],
Jurkatamm, CardillolO (3/5,1/6,3r], Baldassi ne, Masciadri 5 (1/1,1/5,9r], Rubbini, Seck ne, Gandini [0/1,3 r],Laganàll (2/7,2/4,3r]. AH. Mazzon.
ARBITRI: Beneduce, Maffei, Wassermann.
Pagelle – BOLOGNA: Sgorbati 6, Cinciarini 6, Mancinelli 5,5, Franco sv,
Benevelli 7, Leunen 7,5, Prunotto sv, Venuto 6, Rosselli 6,5, Fantinelli 8, Pini
6,5, Hasbrouck6. Ali. Martino 7. RAVENNA: Tartamella sv, Hairston 5, Smith 5,5, Montano 7,5, Jurkatamm, 5,5 Cardillo 6, Baldassi sv, Masciadri 5,5, Rubbini 5,5, Seck sv, Gandini 5,5, Laganà 6,5. AH. Mazzon 6.
La Fortitudo suona la nona. Al PalaDozza l’Aquila conferma la propria imbattibilità stagionale con il nono acuto consecutivo al cospetto di una Ravenna che ha venduto cara la pelle. Il 79-67 definitivo è maturato, ancora una volta, grazie alla “legge del quarto quarto”, ormai un assioma in questo esaltante inizio di campionato della Lavoropiù. Dopo le tensioni emerse nella precedente gara casalinga con Mantova
e le polemiche recenti tra la Fossa dei Leoni e gli Unici, non si registra alcuna intemperanza
da parte dei tifosi. Solo la grande accoglienza per gli ex biancoblu Gandini e Montano ed i cori del
pubblico romagnolo per Antimo Martino, negli ultimi quattro anni sulla panchina dell’Orasi.
Al PalaDozza è partita vera. Con la squadra al completo Martino conferma lo starting five con
Fantinelli, Hasbrouck, Rosselli Leunen e Pini ed ottiene il risultato sperato. Break immediato di
10-2 per i padroni di casa e i fantasmi emersi nell’avvio con la Pompea cancellati. Ravenna, però, è
viva. Anche perchè la Lavoropiù sembra avere meno energia rispetto alle uscite precedenti. Con Smith, bomber atteso tra i giallorossi ma subito in difficoltà, è Matteo Montano a vestire i panni del “vero” americano: migliore realizzatore della partita (23 punti), sono suoi i 10 (in 4’58”) che tengono Ravenna a galla nel primo quarto (23-21). Nelle file dell’Aquila, con Mancinelli in ombra e Cinciarini che
fatica a trovare il canestro avversario, arrivano triple preziose e pesanti da Benevelli, che con un ottimo 4/5 dalla lunga distanza emulerà l’eccellente prestazione balistica di Venuto a Montegranaro.
Non abbastanza, tuttavia, per abbattere il carattere di una Orasi volitiva, illuminata da Laganà
in regia (4 assist), ma penalizzata dalla coppia Hairston-Smith, mai decisiva.
La Fortitudo perde Hasbrouck per infortunio (problema muscolare alla gamba destra: domani si sottoporrà a ecografia) e quando la temperatura sale, nel quarto e decisivo quarto, è la melodia del primo violino Fantinelli ad indicare la rotta. Il play segna 7 dei suoi 17 punti nell’ultima frazione
di gioco, coronando nel modo migliore una prestazione impreziosita anche da 5 rimbalzi, 4 assist, 7 falli subiti e 3 stoppate date per un eloquente 27 di valutazione. Stretta nella morsa della Fortitudo, Ravenna cede sotto un parziale di 20-11. L’Aquila riscatta il suicidio sportivo casalingo di un anno fa proprio contro l’Orasi. Ma con la consapevolezza di avere ancora margini di crescita. (damiano montanari)


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