• 08/12/2015
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Corriere di Romagna, 8 dicembre 2015: OraSì, le partenze ad handicap cominciano a pesare

Questa volta l’OraSì doubleface casalinga non ha portato punti in classifica. L’ormai classica partenza ad handicap fino al -12 (32-44) non è stata compensata completamente da un secondo tempo più incisivo anche se non sempre lucido proprio per lo sforzo di recuperare. Regressione offensiva. Dopo il massimo rendimento offensivo raggiunto nella trasferta con Legnano (81-92) l’attacco dei giallorossi sta regredendo progressivamente: 68 punti contro Chieti, comunque sufficienti a vincere la partita, 60 a Bologna e 58 contro Trieste. Vero è che la filosofia tecnica è di subire un punto in meno ma occorre un piccolo miracolo per tenere sotto quota 60 gli avversari. Lo 0/10 di Masciadri, fino a domenica sempre tra i migliori, è il dato più emblematico di una serata nata e finita storta. Casini non basta. Dietro Smith e Deloach ancora una volta è Casini ad aver dato la prova di maggiore sostanza con tre triple in rapida successione che avevano colmato il pozzo della prima metà gara. «Ci è sfuggita una partita casalinga che potevamo vincere. Purtroppo il dato che salta maggiormente all’occhio sono i troppi rimbalzi offensivi che hanno catturato (18, ndr). Questo ha concesso tante seconde occasioni che Trieste ha sfruttato segnando 8-10 punti in più che hanno fatto la differenza alla fine. Se avessimo preso quattro-cinque rimbalzi in difesa in più parleremmo di un finale diverso. Non credo sia stata una questione di maggiore freschezza atletica di Trieste. In quei frangenti siamo tutti responsabili, anche noi guardie. Bologna e Trieste sono le squadre che catturano più rimbalzi offensivi, mentre noi dobbiamo migliorare moltissimo in questo fondamentale. Loro ci hanno pressato molto forte, “mangiandoci” tanto tempo, e spesso ci hanno costretto a gestire i possessi negli ultimi secon- di in maniera difficile. Dobbiamo essere più veloci anche in questo». Giano bifronte. Una volta di più, quindi, Ravenna come Giano bifronte che solo nel secondo tempo guarda nella giusta direzione. «Sembra quasi che aspettiamo di subire uno svantaggio e le caratteristiche fisiche dei nostri avversari – prosegue Casini – Solo da quel momento ripartiamo. Dobbiamo cambiare questo atteggiamento, dimostrando a tutte le squadre che vengono da noi che noi siamo i padroni di casa e che comandiamo noi fin dai primi minuti di partita. Così faremo vedere ai nostri avversari che anche noi possiamo giocare fisicamente e con intensità da subito. Dobbiamo ripartire dal secondo tempo di domenica scorsa con Chieti o dal primo di Bologna in cui abbiamo giocato con maggiore cattiveria agonistica, più fisicità senza subire, anzi sopravanzandoli fisicamente. Questo in vista di due partite difficili come Matera fuori e Roseto in casa». Agostino Galegati


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