• 22/11/2015
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OraSì Ravenna – Proger Chieti 68-64

OraSì Ravenna – Proger Chieti 68-64
(9-19, 24-43, 54-55)
Ravenna: Smith 14, Deloach 21, Malaventura 5, Casini 7, Cicognani, Rivali ne, Raschi 8, Manetti ne, Masciadri 9, Smorto 4, Seck ne, Salari. All.Martino
Chieti: Abbott 13, Piazza 5, Allegretti 11, Marchetti ne, Sipala ne, Piccoli 2, Vedovato, Sergio 9, Monaldi 9, Armwood 16. All.Galli
Arbitri: Boninsegna di Milano, Radaelli di Rho (Mi), Martellosio di Buccinasco (Mi).
Note: T2: Ra 19/31, Ch 16/37; T3: Ra 7/19, Ch 7/24; Tl: Ra 9/13, Ch 11/18.

L’imponderabile accade al Pala de Andrè. L’OraSì Ravenna risorge dopo un primo tempo chiuso sotto di 19 lunghezze (24-43), ribalta l’incontro infiammando un Pala de Andrè finalmente popolato e rumoroso, e conquista il quinto successo della sua stagione, il più incredibile.
La partita dei giallorossi è dai due volti. Quello peggiore dura venti lunghissimi minuti, nei quali la palla nelle mani dei ravennati è pesante e va sempre ad infrangersi sul ferro di Chieti (10/27 al tiro), mentre la Proger può scappare fino al 24-43 trascinata dai suoi americani (Abbott 12, Armwood 11), e da un inatteso Allegretti, a quota 7 al 20’.
L’intervallo è lo spartiacque di una partita che sembrava la fotocopia di quella giocata dieci giorni fa contro Recanati. L’OraSì che esce dall’intervallo ha tutt’altra faccia e sin dal primo possesso mostra segnali di ribellione ad un destino che sembrava segnato. I giallorossi si presentano sul parquet con un eloquente 14-0 (38-43), che scatena il pandemonio al Pala de Andrè e a cui Chieti risponde con l’1/3 di Abbott dalla lunetta. Il parziale giallorosso prosegue con la tripla di Raschi e la schiacciata di Smith che valgono il primo, incredibile, sorpasso dell’incontro. La Proger replica e mantiene un punto di vantaggio al 30’ (54-55), ma l’OraSì è in ritmo. I liberi di Malaventura aprono il quarto periodo e valgono il sorpasso (56-55) che si rivelerà definitivo. Ravenna non riesce a scappare, ma una volta registrata la difesa è in grado di contenere gli sforzi di un’avversaria ormai alle corde. Si chiude in bellezza, con un abbraccio emozionato caloroso tra il pubblico del Pala de Andrè ed i suoi beniamini. 


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