• 22/11/2015
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OraSì – Chieti, la sala stampa dei due allenatori

Antimo Martino (coach OraSì): “Dedico questo successo ai nostri tifosi perchè ci hanno supportato fino alla fine, anche quando lo scenario stava diventando del tutto simile a quello di Recanati e noi non stavamo facendo nulla per farci apprezzare. Nonostante mi abbiano fatto arrabbiare molto, sono contento per i miei ragazzi: nel corso di questo campionato hanno ampiamente dimostrato di poter giocare con intelligenza, di essere intensi e di sapere costruire ed attaccare i vantaggi e non meritavano di finire come è accaduto nella partita contro Recanati. Mi auguro che il secondo tempo di oggi possa cancellare definitivamente quell’aria tesa che ha attanagliato la squadra nelle partite casalinghe e che non ha alcuna motivazione plausibile, visto che né il presidente, nè la società, né i tifosi ci mettono pressione. Mi auguro che dalla prossima partita casalinga la squadra giochi diversamente, mettendo in mostra la propria pallacanestro indipendentemente dal risultato.
Cosa ho detto all’intervallo? “Non ho parlato di tecnica. Mi sono seduto accanto ai ragazzi e ho detto loro che non riuscivo a capire cosa stessimo facendo, se fossimo quelli che hanno vinto a Imola e a Legnano, o quelli che hanno perso con Recanati. Ho ricordato loro che per rimontare non avremmo dovuto strafare, ma costruire la rimonta un punto dopo l’altro, costruendo un muro difensivo che ci desse solidità. Ho chiesto di giocare secondo ciò che avevamo preparato, ed ho chiesto una reazione. Al di là delle singole scelte tattiche, siamo tornati a giocare come sa fare Ravenna e la partita è cambiata radicalmente”.
Una squadra costruita per privilegiare il sistema? Sì, questo è un gruppo nel quale le individualità non sono fondamentali per ottenere un risultato. Siamo una squadra vera, compresi gli under, che anche oggi hanno saputo dare un contributo importante nonostante siano entrati in un momento in cui la squadra non era in grado di reagire. A questo proposito ci tengo a ringraziare OraSì e la società, perché ci hanno permesso di inserire un giocatore importante come Marcos Casini, attutendo gli effetti dell’assenza di Rivali. Anche in questo aspetto la squadra ha dimostrato grande intelligenza, perché ha imparato a giocare senza playmaker ed ha inserito un giocatore nuovo nel giro di pochi giorni, riuscendo a vincere tre partite su quattro. E’ impensabile raggiungere un obiettivo del genere senza giocatori intelligenti, ed è per questo motivo che sono arrabbiato per il primo tempo di oggi. Questa squadra non deve mollare mai: il campionato è difficile e ci sarà bisogno di tutti”.

Massimo Galli (coach Chieti): “Si è trattato di una partita a due facce. Finchè abbiamo avuto energia per giocare, abbiamo disputato un’ottima partita. Dopo l’intervallo la difesa di Ravenna ed il fatto che quella di oggi fosse la quarta partita in dodici giorni hanno fatto la differenza, cambiando in maniera letale le carte in tavola. Abbiamo commesso errori banali ed abbiamo permesso a Ravenna di rientrare e di sfilarci il controllo della partita. Dobbiamo guardare avanti e pensare a domenica prossima: al PalaTricalle arriverà Treviso ed è una partita che vogliamo vincere a tutti i costi”. 


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