• 11/11/2015
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OraSì Ravenna – Basket Recanati 65-80

OraSì Ravenna – Basket Recanati 65-80
(15-24, 30-46, 46-66)
Ravenna_ Smith 7, Deloach 13, Biancoli ne, Malaventura 4, Casini 13, Cicognani 4, Raschi 5, Manetti 2, Masciadri 12, Smorto 2, Salari 3. All.Martino
Recanati: Braida ne, Forte, Pierini 16, Lauwers 6, Obinna, Traini 6, Procacci 8, Bonessio 4, Amorese ne, Maspero 4, Lawson 28, Sollazzo 8. All.Zanchi
Arbitri: Bramante di San Martino Buon Albergo (Vr), Marton di Conegliano Veneto (Tv), Dori di Mirano (Ve).
Note: T2 Ra 16/43, Re 21/44; T3: Ra 8/26, Re 10/20; Tl: Ra 9/13; Re 8/10.

OraSì esce sconfitta 65-80 dal match contro il Basket Recanati, al termine di un incontro condotto dagli ospiti sin dall’inizio. Decisivi, ai fini dell’esito dell’incontro, la maggiore energia della formazione ospite e le alte percentuali al tiro (48% da 2, 50% da 3) e lo stordente parziale di inizio partita (0-11 al 3’, 3-21 al 7’), che i padroni di casa hanno cercato di recuperare per buona parte dell’incontro, senza esito.
In avvio di gara caloroso applauso del Pala de Andrè all’ex di turno Adam Sollazzo. Nei primi minuti il canestro giallorosso sembra maledetto: la prima marcatura arriva dopo quattro minuti, quando Recanati, trascinata dalle scorribande di Traini e dalla forza del pivot Lawson, si è già portata sullo 0-13. L’ondata ospite prosegue sino al 3-21 del 7’ (Lawson 7, Traini e Pierini 5 a testa), poi è Deloach a salire in cattedra. La guardia di OraSì insacca tre triple quasi consecutive, anima il Pala de Andrè a e prova a scuotere i suoi compagni, riportando il divario in singola cifra in prossimità della sirena del primo quarto (15-24).
La scossa firmata dall’americano di Rocky Mount sembra sortire effetto, ed i suoi compagni nei primi minuti riescono a ricucire il divario sino al -6. Recanati risponde alternando la potenza di Lawson sotto le plance ad una precisione dall’arco davvero invidiabile per il nuovo allungo che va a stampare il 30-46 con cui le squadre vanno all’intervallo lungo.
La pausa ripropone una OraSì volenterosa ma non sempre produttiva: Recanati ha così vita facile nel mantenere il divario e nell’allargarlo in chiusura di terzo quarto, controllando poi fino alla sirena finale. 


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