• 10/11/2015
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Corriere di Romagna, 10 novembre 2015: Casini: “Lo schema finale non era per me”

RAVENNA. L’hombre del partido. Appena sbarcato a Ravenna, con appena tre-quattro allenamenti alle spalle, e già decisivo. La mossa di mercato dell’OraSì con l’arrivo di Juan Marcos Casini, autore del canestro del definitivo sorpasso, ha portato due frutti importantissimi in chiave obiettivi stagionali a spese di Imola. L’assenza del play titolare Eugenio Rivali è stata una potentissima molla per interrompere la serie di due sconfitte consecutive contro due big come Brescia e Verona. Ognuno dei suoi compagni si è alternato in cabina di regia: Salari, Deloach, Casini ma anche Malaventura e Raschi ha portato palla e gestito i possessi di una partita condotta per 35 minuti e quasi scivolata via sul parziale 11-0 dal 56-64 al 67-64 favoriti da due tiri “ignoranti” citando Belinelli di Anderson.
La giocata decisiva: A quattro secondi dalla fine l’Andrea Costa realizza il 73-72 con due liberi del proprio capitano Prato (concittadino di Casini) e poi il finale. “Lo schema inizialmente non era espressamente per me – ammette Casini. – In queste occasioni senza un time-out i tiri vanno per chi si sarebbe trovato nella migliore posizione e chi se la sente. Deloach era pressato a metà campo, io sono corso dall’altra parte, mi ha visto libero e mi ha servito un buon passaggio, mi sono fatto trovare pronto e alla fine grazie al Signore ho segnato. E’ una vittoria importantissima contro una squadra veramente forte e in forma». I tiri di Anderson? «E’ un giocatore che ha quel tipo di conclusioni in repertorio ed è difficile marcarlo, ma alla fine è stata una vittoria meritata e frutto del grande lavoro di squadra e non dei singoli». Integrazione perfetta. Nonostante i pochissimi allenamenti alle spalle Casini si è subito integrato bene. «Sono arrivato da pochi giorni in un gruppo meraviglioso, ognuno dei compagni mi ha fatto sentire come se fossi con loro da agosto e non da mercoledì. Mi sono stati vicini non solo in partita ma soprattutto in allenamento facendo di tutto per inserirmi il più in fretta possibile. Ognuno di noi ha dato il 100% delle proprie possibilità, i più esperti come i più giovani. La pallacanestro di adesso è molto intensa e c’è veramente bisogno di tutti i giocatori a disposizione. Imola ha praticato un basket ad alto ritmo e ci siamo fatti tro- vare pronti». La chiave futura. Ravenna ha così pareggiato il bilancio vittorie-sconfitte. «In tutte le partite, quando ci troviamo in vantaggio, dobbiamo essere bravi e intelligenti a gestire il rit- mo, sfruttando i 24 secondi e mettendo sotto pressione l’avversaria che deve recuperare, portando questo a nostro vantaggio, a partire da domani». Tutti al palazzo torna Sollazzo. E’ in pratica questo il messaggio che ha lanciato Antimo Martino alla fine della partita con Imola ai propri tifosi in vista della gara interna con Recanati, domani sera. Nel giro di tre giorni l’O-raSì passa da un ex (Amoni) all’altro, Sollazzo, il primo giocatore americano della storia del Basket Ravenna. Agostino Galegati


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