• 09/11/2015
  • Stampa
  • Commenti disabilitati su Corriere di Romagna, 9 novembre 2015: L’OraSì si prende il derby allo scadere

Corriere di Romagna, 9 novembre 2015: L’OraSì si prende il derby allo scadere

La vince l’ultimo arrivato, ovvero Juan Marcos Casini, che sulla sirena regala il derby ad u-n’OraSì praticamente sempre avanti, punendo gli sprechi di Imola, che comunque era quasi arrivata a prendersela, segno di come la quadratura del cerchio, sconfitta a parte, coach Ticchi l’abbia trovata. Masciadri l’incanala. Il colpo d’occhio al Ruggi c’è, specie considerando l’infausto orario di gioco, e c’è pure la sorpresa, con coach Martino che si tiene Casini dalla panca e lancia in quintetto il baby Smorto, mentre Ticchi insiste su Washington reduce da una settimana di acciacchi. Masciadri da lungo atipico ne spara subito 4 in faccia proprio all’Usa di casa, con Imola che non si spaventa e mette il naso avanti al 3′ (9-8, tripla di Anderson), solo che Ticchi non è soddisfatto e a-pre il valzer delle rotazioni in anticipo rispetto alle sue abitudini. Masciadri sale a 9 al 6′, quando arriva pure il momento di Casini e Washington, in versione “ciccio pasticcio”, aiuta il break di 0-7 per chi viaggia: Ravenna ha le idee chiare, cerca Smith nel cuore dell’area senza Maggioli e lui ripaga con 6 punti, però l’Andrea Costa resta salda nelle proprie convinzioni e un 6-0 la riporta a contatto. Passano i minuti e le trappole studiate da Martino per Anderson (bravo Casini) sembrano dare frutti, 19-26 al 13′ con Karvel fermo a 2, ma soprattutto Malaventura fa vedere quanto conti l’esperienza con 4 canestri d’oro. Spallata di Malaventura. L’inerzia parla sempre giallorosso e neppure i tentativi di Ticchi di spa- rigliare, vedi un assetto con Washington da 5 e al suo fianco Preti, cambiano lo stato delle cose (22-30 al 16′, Malaventura 12). L’ancora di salvataggio di Imola diventa Maggioli, letale con il tirino dai 5 metri, ma i padroni di casa mancano dell’abituale e-nergia difensiva e sono sempre indietro di un giro. Se poi anche Deloach decide che è arrivata l’ora di fare sul serio (5 punti in un amen), ben si spiega l’allungo ospite (32-38 al 17′), tamponato solo dai lampi di Anderson. Dalla pausa, se possibile, esce un’Imola ancora bruttina, con 3 forzature su un lato del campo e 4 facili concessi all’OraSì sull’altro, per il massimo vantaggio viaggiante (37-46 al 23′). Casini-gol. Serve energia all’Andrea Costa e la dà, come sempre, Washington (6 punti consecutivi), ma Ravenna ha i propri punti di riferimento (solo 4 giocatori a segno) e non indietreggia (45-52 al 27′), anche perché il contributo di Casini si sente eccome. Anderson sente la partita arrivare e spara due missili dei suoi, avvicinando Imola a -1 (53-54), Raschi e Casini gli rispondono e l’atmosfera si scalda sul serio. Deloach apre l’ultima frazione con due canestri di pura classe, così la Romagna giallorossa scappa sul 56-64 del 32′, mentre Ticchi non trova alternative al magico-Karvel, con Hassan e Amoni sempre ai margini. L’Andrea Costa, con le spalle al muro, tira fuori il 7-0 della speranza, ma il sorpasso resta tabù e le tre azioni consecutive gettate al vento sembrano suonare a condanna per le ambizioni imolesi; il black-power di casa allunga il break a 11-0 e stavolta l’inerzia cambia, ma Casini e Deloach non mollano l’osso (67-68 a -1’30”). Anderson prima sbaglia, poi impatta dagli 8 metri abbondanti (70-70 sa -40″), Washington mette un libero a -25″ e qui la grande giocata è di Malaventura che serve un assist al bacio per il gol di Smith a -8″ (71-72). Prato non trema dalla lunetta a -6″, ma l’ultima parola spetta a Casini che, sbilanciato dai 4 metri, infila sulla sirena per il colpaccio ravennate. Meritato.


Comments are closed.