• 05/11/2015
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Corriere di Romagna, 5 novembre 2015: Passato e presente: “Ciccio è già in clima derby”

 Quattro anni di matrimonio (tre dei quali da capitano), una promozione e una Coppa Italia di DnB conquistate. Francesco “Ciccio” Amoni a Ravenna ha vissuto un ciclo indimenticabile, rilanciandosi a livelli importanti e portando il club giallorosso dove non era mai stato. Logico che per lui, uno che vive il basket a 360° e si lega molto a persone e ambienti, la sfida al Ruggì avrà un significato particolare. Non lo nega, a differenza dei più che nella stessa situazione dissimulano interesse, e c’è da giurare che domenica, quando entrerà in campo e vedrà in tribuna i Leoni Bizantini, i ricordi stupendi di quei 4 anni gli baleneranno nella mente. Imola-Ravenna per lei non può essere una partita uguale alle altre, sarà emozionato domenica? «Di sicuro e non lo nascondo. Ci tengo particolarmente, diciamo che per me varrà triplo, essendo un derby, giocando in casa e avendo vissuto a Ravenna quattro anni indimenticabili. Mi sono lasciato bene con la società e lo staff tecnico, però da ex ho una gran voglia di fare una bella prova e di vincere. Diciamo che ho tanti amici da battere». In cuor suo sperava di disputare un’altra stagione a Ravenna o eravate arrivati davvero alla fine di un ciclo? «Ho saputo da subito che l’intenzione era quella di cambiare l’assetto della squadra, quindi mettere un lungo americano in quintetto, e la diminuzione del budget ha fatto il resto. Sono stati molto corretti, perchè mi hanno detto che non era loro intenzione tenermi bloccato, e che anzi potevo guardarmi attorno. Io avevo due priorità, restare vicino a casa e, se possibile, ancora in A2. Così quando è arrivata l’offerta di Domenicali da parte dell’Andrea Costa, non ho esitato un attimo. Sono contento della scelta fatta, come pure resto legato a Ravenna e in particolare al presidente Vianello». Arrivate al derby con quattro punti in più e l’OraSì sarà senza Rivali, che tipo di partita si aspetta? «Sappiamo tutti benissimo quanto conta Rivali per Ravenna, quindi la sua assenza ci favorisce, ma attenzione, arriveranno a Imola motivatissimi e prepareranno la sfida tatticamente al meglio. Deloach, fra l’altro, ha potenzialmente 40 punti nelle mani, sa giocare da play ed è in grado di spaccare gli equilibri. Poi sotto canestro Smith è un elemento davvero interessante. L’arrivo di Casini? Gli darà una gran mano, allungando le rotazioni, anche perchè ora rischiavano di essere un po’ corti». In estate lei era il più ottimista per le prospettive dell’Andrea Costa, quindi questa partenza lanciata non l’avrà sorpresa? «Sì, ero fiducioso, conoscendo le qualità del gruppo dei confermati e la bravura di Ticchi. Poi, sinceramente, quando ho visto il calendario ho capito che bisognava partire forte e mettere fieno in cascina, altrimenti nella seconda fase del girone d’andata avremmo rischiato grosso. Presto, infatti, con Treviso, Brescia e poi Mantova ci aspetta un ciclo di ferro. Lì sarà dura muovere la classifica». A Roseto, oltre ad Anderson, cosa vi ha permesso di centrare il colpaccio? «E’ stata la vittoria della convinzione nei nostri mezzi. Sta crescendo con il passare delle settimane ed è molto importante»


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