• 21/08/2015
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La presentazione di Michael Deloach al Grand Hotel Mattei

 



Roberto Vianello: “In apertura ci tengo a ringraziare l’amico Gianluca Musca per averci ospitato oggi e per avere aperto una collaborazione con noi che mi auguro possa essere lunga e soddisfacente. Per quanto riguarda l’attualità, ricordo con piacere il periodo in cui sui giornali si è parlato di “sogno Deloach” per completare questa squadra. Chiudere la trattativa per lui non è stato facile, ma possiamo finalmente dire che si tratta di un sogno diventato realtà. Mi auguro si trovi bene e che possa essere determinante come nelle precedenti stagioni che ha giocato in Italia”.

Michael Deloach: “Sono contento di essere qui. Ringrazio chi mi ha accolto e mi ha fatto sentire una parte della famiglia sin dal primo momento in cui sono arrivato dagli Stati Uniti e prometto che darò il massimo per essere competitivo ogni giorno. Ho avuto modo di assaporare l’atmosfera dei playoff durante le mie precedenti esperienze italiane e sarei estremamente felice di poterli giocare ancora una volta.
Cosa mi ha convinto di Ravenna? Negli ultimi due anni ho sempre sentito parlare bene di questa piazza. Quando ho giocato qui ho percepito un grande calore da parte dei tifosi e al termine di ogni partita ho chiesto più di una volta al coach di spendere una chiamata per me per l’anno successivo. Quest’estate questa chiamata è arrivata e sono estremamente felice di essere qui.
Vorrei proseguire la mia carriera per molti anni in Italia e mi piacerebbe che Ravenna, dopo Lucca, Chieti e Reggio Calabria, possa essere la mia casa per lungo tempo”.

 

Interpellato dai giornalisti presenti sulla tipologia di giocatore, Deloach si autodefinisce così: “Sono un team player, mi piace coinvolgere i compagni tanto da avere vinto la classifica degli assist lo scorso anno. Posso portare esperienza, conosco l’Italia e sono pronto sia a mettermi a disposizione dei compagni più giovani, sia ad imparare da quelli più esperti. Posso assicurare che lotterò ogni giorno per raggiungere gli obiettivi più importanti possibile.”

Impressioni sui compagni di squadra?
“Conosco alcuni di loro per averli incontrati nel corso delle ultime due stagioni giocate qui.
Ho visto giocare Taylor Smith: si tratta di un giocatore molto potente, dalle grandi doti fisiche, che può essere utile a rimbalzo, come intimidatore e, perché no, anche in qualità di protagonista di azioni spettacolari che facciano divertire i tifosi”.

La scelta del numero 2?
“La prima scelta era per il 5, ma era occupato, quindi ho scelto il 2 perché è stato il mio numero al college. Viene dal codice telefonico di Rocky Mount, la mia città d’origine, che è il 252. Nella mia carriera ho sempre utilizzato uno di questi tre numeri, 2, 5, o 25.”

L’ultima domanda riguarda la grande amicizia con Erik Rush, compagno di squadra lo scorso anno a Reggio Calabria e avversario con la maglia di Ferrara alla prima giornata di campionato.
“Erik è un amico, parliamo molto, siamo grandi amici e sarà strano giocare contro. E’ un ottimo giocatore, uno degli stranieri più forti con cui abbia mai giocato. La partita con Ferrara sarà divertente, una sfida in più all’interno di una partita che presenta già numerosi temi di interesse. Ci faremo trovare pronti”.

 


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