• 02/01/2013
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Acmar, sono viaggi di piacere

Tutto è bene quello che finisce bene. Detto antico, forse, ma che rispecchia il quattordicesimo successo consecutivo, faticoso nel finale, dell’Acmar Ravenna che ha festeggiato la fine del 2012 nel modo migliore. La formazione di Lanfranco Giordani ha lasciato da parte per una volta i pani della schiacciasassi per vestire quelli di una squadra attenta e che non ha perso la calma, soprattutto quando i toscani hanno piazzato il massimo sforzo. Un’Acmar dalla veste nuova anche dal punto di vista dell’attacco, con una predilezione per l’attacco al canestro rispetto ai tiri dalla lunga distanza, marchio di fabbrica giallorosso. Un modo diverso dettato dalle scelte dei giocatori che giocano l’uno per l’altro, preferendo un passaggio in più per il compagno che la soluzione personale. La somma di tutti questi aspetti è il primo posto solitario per la formazione di Lanfranco Giordani che ha una sola “imitatrice”, Corato nel girone C. Ma in casa Piero Manetti la vertigine non deve esistere e quella d’ordine è una sola e varrà fino alla fine della stagione. “Dobbiamo essere umili – sottolinea il dg Bottaro – finora abbiamo fatto abbastanza bene ma dobbiamo andare avanti in questo modo. L’aspetto più importante che mi preme sottolineare è che delle 14 vittorie che abbiamo ottenuto finora, 8 sono arrivate in trasferta e a queste latitudini è lo specchio di un rendimento eccezionale. Domenica, è vero, abbiamo giocato in maniera meno brillante rispetto ad altre uscite, ma questo non deve sminuire il valore della vittoria di Siena, anzi. I due punti sono stati meritati visto che siamo stati sempre avanti”. Il calendario giallorosso non conoscerà soste fino a fine aprile e l’obbiettivo ravennate è semplice a dirsi, ma il gruppo farà di tutto per raggiungerlo, a cominciare dalla partita casalinga con Montegranaro, il giorno dell’Epifania.
“Quello che dobbiamo fare – sprona Bottaro – è brindare a questo nuovo anno ma moderatamente, tecnicamente dobbiamo mettere un mattone sopra l’altro, in modo solido, in maniera tale da poterci alzare passo dopo passo”.

Agostino Galegati

Da “Corriere di Romagna”


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