• 18/09/2012
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Tante certezze in più per l’Acmar dopo il Leonelli – Manetti

Esce con tante certezze in più l’Acmar dal Memorial Leonelli-Manetti: i giallorossi hanno infatti alzato il trofeo, superando due squadre di DNA, in semifinale Latina mentre in finale gli uomini di coach Giordani hanno avuto la meglio addiridduta della PMS Torino, squadra accreditata tra le favorite per la promozione.

“Le vittorie d’estate non sono troppo significative – commenta il neo capitano Francesco Amoni – anche se sicuramente fanno morale e servono ad aumentare la coesione del gruppo; è stata una bella soddisfazione superare squadre che militano in una categoria superiore, non partivamo coi favori dei pronostici ma abbiamo fatto due buone partite. Sicuramente c’è ancora tanto da lavorare, abbiamo commesso tanti errori che lo staff tecnico ha analizzato e sui cui stiamo lavorando in palestra però è stato bello vedere una squadra che non molla, che lotta su tutti i palloni e che ha dimostrato di aver carattere”.

Amoni è con Cicognani e con i giovani l’anello di congiunzione per Ravenna dalla passata stagione; abbiamo chiesto a lui una prima impressione su questo mese di lavoro e su cosa sia cambiato con l’avvento in panchina di Lupo Giordani.

“Il primo mese se n’è andato velocemente – analizza il capitano giallorosso – perché abbiamo lavorato molto bene, in maniera intensa grazie all’ottimo lavoro dello staff e di tutti i ragazzi: la cosa migliore è stata senza dubbio l’amalgama che si è creata sin dai primi giorni, tutti hanno cercato di costruire qualcosa di importante sia dentro che fuori dal campo; l’idea di pallacanestro che vuole il coach è quella di una squadra che corra e dia il 110% sia negli elementi del quintetto che in quelli che subentrano dalla panchina”.

Mentre l’annata passata Amoni ha impiegato un po’ di tempo a ingranare, in queste prime uscite è parso in grandissime condizioni.

“Rispetto allo scorso anno – spiega il lungo ex Scafati – sono arrivato in condizioni migliori perché ho passato l’estate a superare il problema al ginocchio che mi aveva limitato nella stagione passata. La fascia di capitano? E’ una grande responsabilità, è la prima volta in carriera che mi trovo a ricoprire questo ruolo ma sono orgoglioso di essere capitano di una squadra di bravi ragazzi, molto giovane che sicuramente ha prospettive interessanti”.

da “La Voce di Romagna”

 


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