• 13/05/2012
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Le dichiarazioni post partita di Cesare Ciocca e Francesco Amoni

Coach Cesare Ciocca: “E’ facile dire che si tratta di una serie fantastica quando si vince, ma anche se avessimo perso avrei detto che questa è stata una serie da playoff, bellissima. E’ stata ben preparata, giocata senza risparmiare una singola stilla di energia da entrambe . Faccio i complimenti a Rimini, che non ha mai mollato, nemmeno quando siamo andati sopra di 7 e con tutta l’inerzia dalla nostra parte. Sapevamo che sarebbro tornati, ci siamo preparati perchè in tutte le partite in casa Rimini ha fatto la differenza negli ultimi sei minuti, comprese le due partite che avevamo già giocato qua, ma ci siamo fatti prendere lo stesso. Siamo stati bravi a tenere il contatto, poi sono stati i particolari a chiudere la serie, e penso ai liberi di Frigoli, che sono stati fondamentali: il canestro di Amoni è stato incredibile come lo era stato anche quello di Hassan pochi secondi prima. E’ la classica situazione dove il pareggio non esiste, abbiamo vinto una grande serie e ci teniamo a riconoscere l’onore delle armi a Rimini.

Ai miei ragazzi ho sempre detto che avremmo battuto Rimini se fossimo stati capaci di andare a giocarcela sul loro campo, lottando su ogni pallone, sulle piccole cose. Ce l’abbiamo fatta, soprattutto in gara-2 ma anche in gara-3, e questo è indice del fatto che abbiamo fatto un lavoro importante, tutti quanti, dopo tutte le cose negative che sono capitate nel corso di questa stagione. Le grandi squadre reagiscono, e noi per fare il passo da buona squadra a grande squadra dovevamo venire al Flaminio, davanti a duemila persone, e vincere contro una grande squadra. Lo abbiamo fatto, giocando sul terreno che era più congeniale a Rimini, e di questo possiamo andare davvero molto orgogliosi. In chiusura, ci tengo a fare i complimenti, in chiusura, al dottor Lambertucci, a fare i complimenti allo staff medico, dal dottor Lambertucci al fisioterapista Luca Babini, e al preparatore atletico Daniele Ercolessi, che ci hanno rivitalizzati dopo la partita di mercoledì sera. Non era facile, sono stati bravissimi”.

Francesco Amoni: “Era una serie che pensavo di poter vincere da quando abbiamo scoperto la rivale dei playoff. Mi dispiace di essermi fatto male il venerdì prima di gara-1, perché non sono stato in grado di incidere sulla prima partita, perché speravo di chiudere la serie nelle prime due partite, ma va bene lo stesso, abbiamo vinto e questo è importante, di questo sono felicissimo. Voglio citare il comportamento di alcuni avversari, perché si sono dimostrati anche grandi uomini, come Gasparin, Caceres, o Squeo, con i quali abbiamo condiviso una grande serie. Non ho apprezzato il comportamento di altri, che prima delle partite hanno aizzato le folle e poi non hanno dimostrato niente sul campo: questo mi dispiace perché questa serie è stata bellissima ed è stata sporcata sin dall’inizio, da quando si è detto che avevamo perso apposta per ottenere l’accoppiamento con Rimini. Questo non è assolutamente vero, perché io ero acciaccato, Filattiera non era disponibile e Cicognani era addirittura fuori dai dieci che hanno giocato. Noi siamo invece riusciti a dimostrare sul campo che siamo una squadra vera, in una serie bellissima, nella quale ognuno ha giocato sui propri campi, loro sull’intensità difensiva e noi sul talento in attacco. Ci siamo sempre detti che la migliore risposta fosse la vittoria sul campo, lo abbiamo fatto e sono davvero contento così, è l’unica

Sono contentissimo del passaggio del turno, e ci tengo a ringraziare il dottor Lambertucci e il fisioterapista Babini che sono stati in grado di rimettermi in piedi, son stati bravi a recuperarmi nel giro di tre giorni. Aggiunge qualcosa passare il turno vincendo il derby? In questo palazzetto ho un ricordo bellissimo, perché qui ho vinto un campionato Juniores con la Virtus Siena: rivincere qui, con una cornice di pubblico stupenda, è veramente bello. I nostri tifosi sono stati fantastici, veramente, non posso dire altro”.

Miro De Giuli

Ufficio Stampa

Acmar Basket Ravenna Piero Manetti

 


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