• 06/05/2012
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Volata senza gloria per l’Acmar: ora serve vincere in casa mercoledì

RAVENNA. Un’altra volata senza gloria per l’Acmar ma anche in gara uno dei quarti di finale contro Rimini i giallorossi hanno dimostrato di equivalere i “cugini”. E’ arrivata così la terza vittoria casalinga tra le due squadre in questa stagione, sempre di stretta misura, con la Piero Manetti che è andata nuovamente vicina a violare il Flaminio. A fare la differenza le bombe, uno dei marchi di fabbrica ravennati, poco utilizzate dagli uomini di Ciocca (appena nove tentativi) e poco sfruttate (due a segno) mentre i Crabs hanno fatto la differenza proprio con le conclusioni dalla lunga distanza quando si è accesa la spia della riserva del serbatoio giallorosso. Uno degli ultimi ad arrendersi il play titolare Marcello Filattiera, autore del -3 a tre minuti dalla fine (55-52) e il nodo focale dell’analisi è proprio il numero di conclusioni sugli esterni. “Rimini ha meritato di vincere – ammette Filattiera – perché ha messo un po’ più di intensità di noi, anche se ci abbiamo comunque dato abbastanza. Quello che mi aspettavo di più da parte nostra è stata la lucidità e la lettura nelle scelte di tiro, cosa che era nelle nostre possibilità. Purtroppo sono mancati i tentativi da tre punti e dobbiamo tutti prenderci maggiori responsabilità del tiro pesante quando c’è lo spazio. Loro sono molto bravi a chiudere l’area e sono stati intensi sugli esterni, con tanta pressione sulla palla. Dopo aver costruito una buona azione, magari con uno scarico degli interni per gli esterni è giusto cercare il tiro. In questo senso ci è venuto a mancare un giocatore importantissimo come Davolio, sia dal punto di vista fisico che tecnico. Devo convivere con questo e comporta un dispendio fisico maggiore. Abbiamo fatto tanta fatica per ottenere i play-off e ora dobbiamo dare tutto”

Per le due romagnole c’è poco tempo per riposare visto che domani al PalaCosta è già tempo di tornare in campo per gara due. “Non credo che il canovaccio della partita possa cambiare di molto – conclude Filattiera -, quello che dovremo cercare di fare è migliorare negli aspetti negativi, cercando di mantenere alta la concentrazione e l’intensità per tutti i quaranta minuti e soprattutto fare valere la nostra maggiore esperienza”.

Agostino Galegati

da “Corriere di Romagna”

 


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