• 25/04/2012
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L’Acmar parte alla grande e finisce anche meglio

Tosoni Villafranca-Acmar Ravenna 59-68

TOSONI: Mori 20 (8/13, 0/2), Faccioli 6 (3/7, 0/4), Accini (3/5, 0/4), Garofalo 6 (0/4, 1/2), Dalfini 12 (5/6), Bertasi ne, Bolcato 0 (0/1, 0/3), Polettini 7 (2/2, 0/3), Gaiatto 2 (1/1, 0/1), Marconcini ne. All.: Bianchi.

ACMAR: Filattiera 20 (3/7, 1/2), Zambrini 2 (1/3, 0/1), Amoni 15 (7/9, 0/4), Frigoli 0 (0/2, 0/1), Cicognani ne, Morigi, Barbieri 2 (1/3), Sanlorenzo 13 (4/10, 1/3), Quartieri 7 (2/7, 1/3), Bosio 9 (3/3 da tre). All.: Ciocca.

ARBITRI: Lanzone di Torino e Prati di Castellazzo Bormida.

PARZIALI: 10-19, 22-29, 42-54.

TIRI LIBERI: Villafranca 12/19, Ravenna 14/16.

TIRI DA DUE: Villafranca 22/39, Ravenna 18/41.

TIRI DA TRE: Villafranca 1/19, Ravenna 6/17.

VILLAFRANCA (Vr). Acmar al limite della perfezione, Villafranca con la mira imprecisa (1/19 da tre) e i play-off ora sono una realtà anche matematica per i giallorossi (59-68). La Piero Manetti aveva pronta una dedica speciale, per la seconda fase conquistata, da urlare al cielo al 40′, quella per il vice presidente Giorgio Morigi, scomparso quattro giorni fa, sul campo la formazione di Cesare Ciocca ha raddoppiato energie, tattica e intensità per surclassare i veneti.

La faccia romagnola è subito quella giusta: 0-11 nei primi tre minuti (Amoni, Sanlorenzo, Quartieri e Filattiera a segno da ogni posizione) e per Ravenna le tossine fisiche e psicologiche accumulate in questi mesi sono subito alleggerite. Il divario si allarga sul +12 (2-14) prima di un sussulto che permette alla squadra di casa di tornare a due possessi di divario (14-19) in avvio di secondo quarto grazie a Gaiatto. Ravenna non perde la calma e con un’ottima gestione dei cambi, l’Acmar mantiene lucidità. All’intervallo lungo la forbice è di sette lunghezze (22-29). L’interruzione di dieci minuti non inverte l’inerzia, anzi, la coppia Quartieri-Amoni riporta oltre la doppia cifra di vantaggio la Ciocca-band (22-33). La squadra di Bianchi non molla e dimezza le distanze con Dalfini (34-39) poi sul finire di terzo quarto i veneti si riportano anche a -4 (42-46), stoppati però dalle bombe di Bosio e Sanlorenzo, accompagnate dal tiro dalla media distanza di Filattiera (42-54 al 30′). Quando mancano otto minuti alla fine della partita, ancora il giovane Bosio timbra dall’arco quello che sarà il massimo vantaggio romagnolo sul 44-62 (tre triple consecutive per lui) e a questo punto gli ospiti alzano un po’ il piede dall’acceleratore ma senza distrarsi visto che quando ne mancano cinque è ancora +16 (48-64). Garofalo e Mori provano a suonare l’ultima carica ma lo sforzo vale il -7 (59-66), Filattiera mette i punti della staffa dalla linea della carità prima della festa romagnola e quella dedica così sentita che esce idealmente da ogni cuore giallorosso.

da “Corriere di Romagna”

 


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