• 22/03/2012
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L’Acmar ha tirato fuori il suo asso nella Manica

L’Acmar chiude la Manica e può finalmente sorridere. Nel primo atto post-Davolio la formazione di Cesare Ciocca ritrova contro Rovereto il successo dopo oltre un mese (87-63). Lo ha fatto fatto con una prestazione maiuscola di tutto il collettivo (cinque uomini in doppia cifra) che ha dimostrato maturità, sopperendo con l’intensità all’adio-choc dell’ormai ex capitano.

Le esigenze tecniche fanno optare coach Ciocca per un quintetto extralarge (Filattiera, Quartieri, Amoni, Sanlorenzo e Barbieri) e sfruttando i centimetri a disposizione l’Acmar cinge d’assedio l’area pitturata trentina. Il nuovo capitano Sanlorenzo e Zambrini fissano il primo vantaggio oltre la doppia cifra (21-10) a -30″ dal primo intervallo breve, ridotto a sei punti a cavallo dei due quarti dall’ex Pappalardo.

L’Acmar è però decisamente brillante in questa fase: Filattiera e “Max Power” Bosio bombardano dall’arco il +13 (35-22 al 16′). La formazione di Guidi reagisce e in chiusura di prima metà di gara è 40-33 a firma Pappalardo. Nella terza frazione Verri piazza due bimani (46-40) ma la forbice resta aperta con Quartieri e la tripla di Filattiera fa volare i giallorossi (55-41) quando mancano 12’41” alla fine. Mentre lentamente Rovereto cede alla distanza, la marcia romagnola non si ferma nel periodo conclusivo in cui tutti portano il proprio mattone: Filattiera insacca la sesta tripla su altrettanti tentativi, Barbieri con due ganci realizza il +21 (75-54) quando mancano poco più di quattro minuti, Bosio dalla lunetta il massimo vantaggio (81-57 a -2’21”) e il punto esclamativo dei quattro punti del giovane Frigoli.

(a.g.)

da “Corriere di Romagna”

 


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