L’Acmar respinge le dimissioni di Ciocca

L’Acmar deve leccarsi le ferite, serrare i ranghi e ripartire dopo le amarezze recenti ma senza il capitano Alessandro Davolio. Sono stati giorni di silenzio da parte della società di Via della Lirica, interrotti da una conferenza stampa chiarificatrice che si è tenuta in sede ieri mattina. “Al termine della schifosa partita con Marostica – ha spiegato il presidente Roberto Vianello – Cesare Ciocca, confermando il grande attaccamento alla squadra, ha rassegnato le proprie dimissioni che io ho respinto. Purtroppo il nostro capitano ha deciso di interrompere l’attività agonistica per motivi di natura fisica dopo il grave infortunio che lo ha colpito a gennaio. Non saranno presi provvedimenti perché sono convinto che la squadra si riprenderà”. Con il mercato chiuso da tre settimane l’Acmar si ritrova senza il faro del proprio gioco e senza la possibilità di sostituirlo. “Dobbiamo assolutamente reagire – sprona il gruppo il tecnico bergamasco – già a partire da stasera anche se ora ho a disposizione una rosa ridotta a 4 lunghi e solo tre esterni. Le mie dimissioni sono state una presa dovuta di responsabilità dopo una sconfitta di venti punti in casa, in cui il pubblico ha fatto benissimo a lamentarsi. E’ vero però che in questi ultimi mesi, alle assenze gravissime di Davolio e Cicognani si era aggiunta anche quella di un giocatore in crescita come Bosio. Per risalire dobbiamo dare il 200% anche se non abbiamo più un giocatore fondamentale”. A fare da parziale contraltare a questo fulmine la convocazione del giovane pivot Giacomo Cicognani per il collegiale della Nazionale under 20 che si terrà a Ferrara il 26 e 27. La gara di stasera contro Rovereto (quattro punti in meno dei ravennati) al PalaCosta (ore 20.30, arbitri Satta di Porto Torres e Nioi di Assemini) vedrà il ritorno dell’ex allenatore Guidi e di Pappalardo. Quello di questa sera sarà il primo degli Sponsor Day giallorossi, nati in collaborazione con la Banca Mediolanum, in cui questa realtà sostenitrice dell’Acmar avrà un proprio spazio nella tribuna sopra le panchine.

Agostino Galegati

da “Corriere di Romagna”