• 08/01/2012
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Quartieri e Barbieri non bastano. Civitanova si conferma un tabù

L’Acmar paga dazio al PalaRisorgimento, campo per lei tradizionalmente ostico. Lo fa al termine di una partita equilibrata fino all’ultimo ma condotta quasi sempre in salita, all’inseguimento dei padroni di casa. Due assenze importanti (Temperini da una parte e Davolio dall’altra, entrambi seriamente infortunati nelle partite di giovedì sera) condizionano la lucidità delle regie. Il primo allungo è marchigiano (8-2 al 2’, 20-12 al 6’) con Zambrini subito in ombra e il duo Barbieri – Quartieri a tenere in piedi la baracca. La difesa a zona ordinata da Ciocca aggiusta strada facendo le cose e la rimonta è perfezionata già all’11 grazie alla buona vena di Amoni.

La Naturino perde quota, aggrappandosi in questa fase all’ultimo dei suoi gregari (Foresi) per rimanere a galla. Poi però la squadra di Cervellini approfitta della scarsa vena del duo Filattiera – Zambrini e dell’impatto nullo di Bosio dalla panchina (subito 3 falli a carico e poi di nuovo panchina no stop) per riprendere il sopravvento nello score. Nella ripresa qualche buona iniziativa del giovane play Frigoli impedisce alla Naturino di scappare prima del tempo. Ma dal 50-53 del 27’ (parziale di 2-11) al 57-53 della terza sirena (parziale di 7-0) il passo è breve. Nell’ultimo quarto all’Acmar non riuscirà più il controsorpasso. La squadra di Ciocca se la vede brutta già al 34’ (64-55 per il massimo vantaggio dei locali) ma poi reagisce, spinta soprattutto da Barbieri. E a 14 secondi dalla fine due tiri liberi di Amoni l’avvicinano a -2 (69-67). Ma Cernivani ne mette poi uno su due dalla lunetta, mentre l’indomito Amoni non è altrettanto preciso nei suoi due tentativi, con Gennari che cattura il rimbalzo della vittoria.

Sì, Civitanova è proprio un campo tabù.

da “Il Resto del Carlino”

 


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