• 03/12/2011
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Acmar, comincia la settimana più difficile

L’Acmar Ravenna va incontro alla settimana più complicata del proprio campionato, nella quale affronterà quattro delle prime del girone, compresi i due derby con Rimini e Ferrara nel giro di tre giorni, tra 8 e 11 dicembre.

Ma il primo ostacolo da superare, domenica al Pala Costa alle 18, si chiama Goldengas Senigallia, una squadra assolutamente in salute, che ha solo due punti in meno dei giallorossi.

“Viene da tre vittorie consecutive con una media di venti punti di scarto sulle rivali – l’analisi di Cesare Ciocca sui prossimi avversari -. L’abbiamo incontrata in precampionato e ci ha battuto nettamente. In campionato, invece, non è partita bene, poi ha preso il ritmo e ha cominciato a correre forte”.

La squadra marchigiana, appena retrocessa dalla ex B1, è una di quelle formazioni che può fare male a tutti.

“Giocano a memoria – conferma il tecnico -, si conoscono bene perché giocano insieme da diverso tempo. Potrebbe tranquillamente stare in DnA per il valore del collettivo. E’ una squadra efficace, con dei giocatori pericolosissimi. Uno su tutti Fabrizio Facenda”.

Oltre al lungo, nelle tre vittorie consecutive da cui proviene la formazione marchigiana, si è messo in luce Elia Monticelli, con oltre 23 punti di media a partita. Ma è una squadra in cui tutti possono fare male.

L’Acmar arriva a questa gara col forte dubbio di Sanlorenzo, assente anche nella vittoriosa trasferta di Rovereto. “Sanlorenzo è ancora fermo. Dovremo verificare all’ultimo momento se ce la farà. In generale però stiamo bene. Anche noi siamo partiti con due sconfitte all’inizio del campionato, ma ci siamo ripresi. Abbiamo vinto sei delle ultime sette gare e, giocando davanti al nostro pubblico, vogliamo vincere ancora”.

Dopo Senigallia ci saranno i due derby con Rimini e Ferrara, poi Montegranaro. Un dicembre di fuoco per i giallorossi, ma il tecnico non teme gli impegni.

“Affrontiamo questi quattro avversari con tranquillità – conclude -, come abbiamo sempre fatto. Non abbiamo perso fiducia quando le cose non andavano bene. Sapevamo che il lavoro avrebbe pagato. Non ci esaltiamo ora che le cose vanno meglio, restiamo coi piedi per terra, ma con grande voglia di fare bene”.

Stefano Pece

da “Il Resto del Carlino”

 


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