• 16/03/2011
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Cicognani in azzurro: un sogno diventato realtà

Scrivere una piccola pagina di storia della pallacanestro ravennate, con la faccia tosta e la beata ingenuità dei suoi 18 anni: è quello che è capitato a Giacomo Cicognani, astro nascente dell’Acmar Ravenna, che lunedì ha risposto alla convocazione in Nazionale Under 20 allenata da coach Pino Sacripanti, diventando di fatto il primo giocatore della città di Ravenna a venire chiamato in azzurro.

Giacomo, accompagnato in quest’avventura dal general manager dell’Acmar Dario Bocchini, è visibilmente emozionato al termine del raduno di Grottaferrata: “E’ stata una grandissima emozione questa convocazione, anche perché è arrivata del tutto inaspettata. Sono stati due giorni davvero molto intensi: abbiamo svolto tre allenamenti in tutto, uno lunedì e due martedì, lunedì concentrato principalmente sulla parte atletica e di fondamentali mentre martedì abbiamo giocato di più”.

L’allenatore della rappresentativa Nazionale Under 20 è quel Pino Sacripanti che tanto bene sta facendo con la sua Pepsi Caserta: “Pino – continua il giovane pivot ravennate – è venuto in palestra solamente martedì perché lunedì non stava bene: non ha diretto personalmente gli allenamenti ma ci ha osservato molto attentamente e martedì pomeriggio ci ha parlato spiegandoci che da questi raduni selezionerà i 24 da portare al raduno estivo in preparazione degli Europei Under 20 che si svolgeranno a Lisbona”.

In questo primo raduno in Nazionale, Cicognani ha incontrato facce note e giocatori con un pedigree notevole: “Con me a Grottaferrata c’erano giocatori che avevamo già affrontato in campionato quest’anno come Valesin dell’Euromobil Caole e Montano della Conad SG Fortitudo e altri nomi importanti, penso ad esempio a Sabbatino del Montepaschi: se devo essere sincero quello che mi ha impressionato più di tutti è stato Tourè, playmaker che gioca nell’ABC Varese, nel girone A del campionato di B Dilettanti. Con i ragazzi comunque mi sono trovato molto bene, sono stati tutti davvero simpatici”.

Inevitabile chiedere un parere in merito all’impressione che pensa di aver destato: “Penso di essere andato abbastanza bene – conclude Cico – e di aver fatto una buona figura, soprattutto dal punto di vista dell’atteggiamento. Questa esperienza è stata davvero meravigliosa e voglio fare in modo che dopo questo raduno ce ne siano altri: voglio migliorare e continuare nel mio processo di crescita”.

Se Giacomo continuerà sulla strada intrapresa, grazie anche all’avvento di coach Cesare Ciocca a Ravenna, c’è da giurarci che quella di Grottaferrata non resterà l’unica chiamata in azzurro per il giovane pivot classe 1992 ma solamente la prima di una lunga serie. E, visto che sognare non costa niente, chissà che le vacanze estive non debbano essere rimandate a causa di un importante impegno portoghese…

Riccardo Sabadini da “La Voce di Romagna”

 


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