• 16/02/2011
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L’Acmar si lecca le ferite

RAVENNA. L’Acmar si lecca le ferite dopo essere stata beccata dall’Aquila fortitudina (56-63) all’apparenza in crisi. La formazione di coach Ciocca ha ancora una volta pagato (dopo Santarcangelo e Pordenone) la partenza non “da Acmar” come vorrebbe il suo allenatore, finendo sotto di 21 punti prima della rimonta che si è rivelata incompleta e stoppata da Venturoli e Nieri. “Nei primi venti minuti – aggiunge l’allenatore – non abbiamo avuto gli occhi che io vorrei sempre nei miei ragazzi ma siamo stati irretiti dalle loro difese nonostante le avessimo provate durante gli allenamenti settimanali. Purtroppo non abbiamo avuto il miglior Davolio che per noi è un giocatore importante come Lamma da loro sia tatticamente che tecnicamente ma anche come influenza gli arbitri. A dare quel qualcosa in più ci ha pensato un commovente Pappalardo, viste le sue condizioni fisiche, con 19 punti e negli ultimi venti minuti ho visto veramente la squadra che piace a me. Questo soprattutto quando abbiamo giocato con i quattro piccoli anche se abbiamo dovuto concedere qualcosa a rimbalzo ai bolognesi che quando ritroveranno giocatori come Zambrini e Carretta potranno dire sicuramente la loro. Nonostante la costante emergenza siamo ancora lì tra i primi, ora ci dobbiamo interrogare sul perché spesso ci capita di scivolare oltre i 20 punti di ritardo”. Domenica sarà dura la trasferta a Marostica, seconda in classifica e con il dente avvelenato dalla sconfitta a Bassano.

da “Corriere di Romagna”

 


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