• 31/01/2011
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Le dichiarazioni di Ciocca dopo la partita di Pordenone

Uno stop dai due volti, per l’Acmar di Cesare Ciocca. A Pordenone, la formazione giallorossa ha giocato male nel primo tempo, chiuso sotto di venti lunghezze, recuperando l’intero svantaggio fino al pareggio del 37’ con una grande seconda metà di gara. Nel finale poi, la lotta ai tiri liberi ha premiato i padroni di casa, beffando Ravenna quando ormai la rimonta era stata completata.

“E’ evidente che nei primi due tempi non abbiamo giocato “da Ravenna” – spiega Cesare Ciocca dal suo ufficio di via della Lirica – perché non siamo stati attenti e precisi come invece avevamo fatto quasi sempre. Pordenone, al tempo stesso, ha beneficiato moltissimo dell’innesto di Pigato ed ha trovato tanti canestri fuori dalle corde dei propri giocatori, allargando il vantaggio per una serie di concause, dalla nostra partita negativa alla loro prestazione clamorosa”.

L’Acmar è apparsa disattenta nei primi 20’, pagando a rimbalzo in particolare: “Nel primo tempo ci mancava sempre qualcosa, eravamo in ritardo e finivamo spesso battuti pur senza fare cose sbagliate in maniera netta. Nel secondo tempo abbiamo giocato con maggiore attenzione in difesa, Pordenone è scesa fisiologicamente di rendimento, ed è arrivato il nostro break. Peccato, poi, per la gestione degli ultimi tre minuti, prendendo alcuni tiri senza ilritmo giusto e con qualche errore ai liberi che ci è costato la partita”.

A livello tecnico, l’assenza di Cicognani ha avuto un certo peso: “Tecnicamente, il giocatore che ci ha fatto più male è stato Gonzo, sul quale avevamo deputato Cicognani perché con il suo mix di esuberanza ed esplosività ci sembrava l’elemento migliore per contenerlo. Abbiamo avuto anche qualche problema di falli nel corso della partita, e Giacomo poteva fare comodo; senza di lui abbiamo scelto di usare quintetti piccoli, che hanno pagato nel rapporto tra palle perse e recuperi, ma che hanno sofferto a rimbalzo, dove Pordenone ha vinto agevolmente”.

Si ferma così a sette vittorie la striscia positiva dell’Acmar: “La vittoria di Pordenone ci sta – chiarisce Ciocca – anche perché temevo di trovare i miei giocatori un po’ in apnea. E’ da tanto tempo che non ci alleniamo al completo e siamo costretti a tirare il collo a tanti giocatori, avendo dovuto fare a meno di Carrichiello, Pappalardo e Cicognani nella sola settimana scorsa. Siamo in emergenza da un po’, gli allenamenti restano competitivi ma è chiaro che la squadra è stata pensata per essere al completo e senza troppi acciacchi fisici. Aspetto con ansia di poter avere la squadra al completo per allenarci tutti insieme, restando consapevole che dopo sette vittorie consecutive, ci può stare una partita sbagliata, nella logica di questo periodo”.

Logico attende una reazione già dalla prossima partita: “E’ chiaro che eravamo abituati bene e che non fa piacere perdere da una squadra che è dietro di noi di parecchio in classifica. Dall’altro punto di vista però, questa sconfitta ci mette in condizione di avere la cattiveria giusta già dalla partita con Cavriago, e per le quattro partite che avremo in otto giorno. In vista di quel periodo, sarà fondamentale avere la formazione al completo”

Che squadra ti sembra Cavriago?

“E’ una squadra che all’andata ci ha fatto soffrire, e che ha patito qualche infortunio ai suoi elementi migliori come Cervi e Diacci; non è un caso se sabato, al completo, ha rimontato molti punti a Santarcangelo, insidiandola fino alla fine. La MeCart è una formazione che ha grandi doti offensive, e che se viene presa sotto gamba può rivelarsi pericolossima; anche loro, come tutte le squadre nel girone di ritorno,lottano per un obbiettivo importante che nel loro caso sono i playoff. Noi dovremo ricordarci la partita di andata, che fu dura e che vincemmo soltanto nel finale, dopo avere sofferto parecchio. Ora però non dobbiamo fare tanti calcoli, il messaggio che deve arrivare è quello che ogni partita sarà mentalmente complicata, come abbiamo visto nelle trasferte di Rovereto e Pordenone. Ogni partita va affrontata con la massima attenzione e con la concentrazione giusta”.

Miro De Giuli

Ufficio Stampa Acmar Basket Ravenna Piero Manetti

 


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