• 19/12/2010
  • News
  • Commenti disabilitati su La conferenza stampa post partita al PalaCosta di Ravenna

La conferenza stampa post partita al PalaCosta di Ravenna

Dario Bocchini, general manager Acmar Basket Ravenna Piero Manetti:

“Approfitto di questa conferenza stampa per rivolgere un ringraziamento alla stampa per il supporto dato fino ad ora, ed essendo l’ultima partita del 2010, colgo l’occasione per fare un augurio a tutti i voi e ai nostri tifosi, che ultimamente sono sempre più numerosi. E’ stata una settimana travagliata per noi, visti gli infortuni, ma consci del valore del gruppo e dell’intensità con la quale stiamo lavorando, abbiamo deciso di fare subito gli interventi a Sanlorenzo e Pappalardo per averli pronti per il prosieguo del campionato, che sarà ancora più difficile.

Non posso dire nulla sul risultato, per ora ci teniamo stretto questo secondo posto, credo che la squadra abbia dimostrato di essere un buon gruppo, molto bene amalgamato. Ringrazio i collaboratori che lavorano in maniera intensa e proficua perché la società cresca; siamo ancora al 50% del lavoro, ci aspettano cinque mesi che speriamo siano intensi e ricchi di grandi soddisfazioni.

Quest’anno, al di là del secondo posto in classifica, la vittoria di Bologna ha lasciato un segno tangibile sulla nostra stagione; speriamo di proseguire così, specialmente per il presidente Vianello, che credo passerà un Natale realmente più felice rispetto alla passata stagione. Martedì avremo poi la cena sociale e festeggeremo tutti insieme.

Dico con orgoglio che, grazie allo staff e ai giocatori, stiamo mostrando un’ottima pallacanestro, avendo anche numerosi riscontri dagli avversari e questo fa sicuramente onore alla società“.

Dove potremo arrivare?

“Confrontandomi con Cesare, visto che parliamo spesso di queste cose, dico che vogliamo lavorare di settimana per settimana. Il gruppo deve crescere molto, come mi ha fatto notare anche il mio concittadino Franceschin, playmaker di Caorle. Secondo lui, potevamo crescere “molto molto molto”, dopo la partita giocata qui al PalaCosta: secondo il mio parere, per ora siamo cresciuti un “molto” solo, e ci teniamo gli altri due per il momento decisivo della stagione.

Questo gruppo non si accontenta, ed è il suo lato migliore. Anche oggi, non era una partita facile, potevamo prenderla sotto gamba, l’arbitraggio ha lasciato un po’ troppo correre, ma possiamo essere soddisfatti perché così ci siamo preparati ad un clima da battaglia. Da +1 siamo andati a vincere di 16; un sogno per questa stagione ce l’ho, ma non lo posso dire. Posso però dire che questo gruppo non si accontenta mai, grazie alla bravura di Ciocca e all’amalgama che si è creata tra i ragazzi. Non ho mai visto gesti di litigio tra loro e questo è indice di grande coesione; a questo punto dovremo valutare come si comporteranno gli altri, noi visti gli infortuni che abbiamo avuto, abbiamo deciso di gestire i ragazzi per arrivare pronti alla sosta e sfruttarla al meglio. Ci sono venti giorni di sosta, mediamente le operazioni di menisco hanno come tempo di recupero proprio venti giorni; con Villafranca sarà una battaglia, ma in casa, visti i presupposti non dobbiamo avere paura di nessuno”.

La bella partita di Albertini?

“Filippo è l’ultimo arrivato e fa parte del gruppo a tutti gli effetti; il merito è dello staff e del coach, che riesce sempre a tenere tutti sulla corda. Sono tutti bravi ragazzi, intelligenti e capiscono il momento giusto per dare il loro impegno in campo”.

Cesare Ciocca, coach Acmar Basket Ravenna Piero Manetti: “Non era una partita così semplice come ci si poteva aspettare, più che altro psicologicamente. L’assenza di Cagnin poteva provocare un rilassamento, visto che Padova aveva già fuori anche Castelluccia; volevo evitare che sottovalutassimo l’impegno e mollassimo un po’ dopo un mese di grande attenzione, ma anche dopo due mesi e mezzo da nove vittorie su undici. Nonostante gli interventi di Pappalardo e Sanlorenzo, l’influenza di Davolio e Maioli, la squadra non ha assolutamente sottovalutato la partita. Padova è stata in partita per 30’, hanno giocatori che conosco da tanti anni come Zanovello, che conosco da più di dieci anni, Pigato, Serena, giocatori molto temibili. E’ un momento difficile per loro, non solo dal punto di vista tecnico, ma anche dal punto di vista societario: temevo l’orgoglio di questa squadra, che non attraversa momenti facili dal punto di vista lavorativo. Abbiamo fatto molti errori, molte palle perse nei primi due quarti, su cose preparate che poi non abbiamo fatto. Nel terzo quarto abbiamo preso qualche punto, girando sul +10 al 30’, poi abbiamo aumentato il vantaggio visto che Pigato e Serena erano veramente stanchi.

Siamo soddisfatti, adesso ci facciamo qualche giorno tranquillo, quattro giorni a Natale dove ci fermiamo per una sosta meritata. Abbiamo fatto una crescita corale, siamo dove volevamo essere dopo questo girone d’andata, come situazione di squadra e tecnica, ora occorre fare un altro step per arrivare pronti alla fase che conterà“.

Daniele Rubini, coach Triveneta Padova: “La principale impressione è che esce dal campo vittoriosa la squadra che ha meritato la vittoria. Nei momenti difficili della partita ne sono sempre venuti fuori con lucidità, creando tiri importanti, capacità di lettura, caratteristiche di squadre importanti. Per me due lati della luna: devo complimentarmi per l’atteggiamento di buona parte della mia squadra, agonisticamente hanno dato tutto sapendo che abbiamo difficoltà, al di là degli infortuni a cui si è aggiunta l’influenza di Cagnin, un giocatore di quelli sui quali appoggi gran parte della tua identità di squadra. I ragazzi si sono battuti e hanno portato la squadra fin dove hanno potuto. Non abbiamo però trovato alternative a questi, ed è un peccato perché penso che i nostri giovani potrebbero tirare qualche gomitata e spallata in più per meritarsi qualche minuto in più. Sul 53-48 abbiamo preso un break importante andando sotto 60-50 al 30’, e lì è finito tutto. Ora ci si augura che la ripresa sia francamente migliore, che Babbo Natale porti qualche regalo, salute innanzitutto, qualche schiarita in altre direzioni, e vedere se questo gruppo è in grado di competere in questo campionato. Io penso che se fossimo tutti a posto, saremmo in grado di fare qualche cosa di più: di fronte a questo settimana, la reazione di questi ragazzi è la reazione di chi ha le palle al posto giusto e si può guardare al futuro”.

 


Comments are closed.