• 26/08/2010
  • Stampa
  • Commenti disabilitati su Maioli, le mani calde dell’Acmar

Maioli, le mani calde dell’Acmar

Stefano Maioli, lungo di 206 centimetri e classe ’82 è stato senza dubbio il pezzo pregiato del mercato in entrata dell’Acmar Basket Ravenna Piero Manetti. Con un passato quasi tutto fatto di serie A, tranne agli esordi dove Reggio Emilia, squadra che lo ha prodotto nel suo settore giovanile, lo mandò in prestito a Castelnovo Sotto in C1,ora giunge a Ravenna, dopo due anni di B1 (Fidenza e Potenza) con molte motivazioni. Il suo biglietto da visita sono stati i 21 punti messi a segno sabato contro gli Angels . Ecco i suoi pensieri dopo questi primi giorni in maglia giallorossa:

Stefano, una vita in seria A, come mai ha deciso di scendere di categoria prima a Fidenza poi Potenza (entrambe A Dil), ed ora sino alla B Dilettanti con Ravenna?

L’anno scorso è stato un anno un po’ tribolato, e quest’anno la B1 con la riforma del campionato ha perso un po’ secondo me di valore. Sono venuto a Ravenna perché comunque conoscendo Cesare e sentendo un po’ le voci sulla società, non ho mai avuto dubbi. Così metto assieme questi elementi e la vicinanza a casa.

Come sono stati i suoi primi anni da pro?

Io sono stato fortunato, dopo 2 o 3 anni di panchina ho avuto la possibilità grazie all’infortunio di Gigli di essere buttato bella mischia, e poi un po’ per fortuna e un po’ per merito mi sono fatto trovare pronto.

Tornando a lei, dopo una stagione sfortunata a Potenza è giunto a Ravenna, dove ritrova Cesare Ciocca, suo allenatore anno scorso per un breve periodo, ed Ernesto Carrichiello, che campionato si aspetta di vivere?

Spero di poter lavorare bene senza avere guai fisici e sperando di fare un campionato con un po’ più di vittorie rispetto ad anno scorso sia per me che per la squadra, che anch’essa viene da una stagione deludente.

Lei è un “novizio” della categoria, dove sotto alle plance volano “botte da orbi”, pronto a fare a spallate ogni domenica?

Io ho giocato un anno e mezzo in questa categoria e in C1, ma anche se avevo 17 anni me ne ero subito accorto.Secondo me è un altro modo di giocare e comunque il girone sud della B1 è un girone fisico e posso dire di essere abbastanza preparato

Inizio con il botto in amichevole con Santarcangelo, top scorer dell’incontro e Mvp per i ravennati… insomma cosa ci dobbiamo aspettare da questo giocatore?

Secondo me le amichevoli di preparazione vogliono dire poco, sono felice di aver iniziato bene e sono felice di aver iniziato così. C’è bisogno di lavorare tanto per mettere a posto i meccanismi e secondo me abbiamo delle buone prospettive.

Matteo Manca

Da “La Voce di Romagna” del 27/08/2010

 


Comments are closed.