• 10/04/2010
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L’Acmar fa scattare l’orologio con Ancona

RAVENNA. Parte la volata, l’Acmar vuole farsi trovare pronta e puntuale all’orologio. Uno scatto finale la cui destinazione sarà difficilmente il Paradiso dei play-off ma l’orgoglio giallorosso è di quelli indiscutibili. Sono

troppe le variabili sfavorevoli in chiave nono posto (quattro sconfitte su quattro partite per Fossombrone in primis) ma aumentare il bottino di otto vittorie finora ottenuto dai ravennati è l’obiettivo che la squadra di

Alessandro Guidi vuole perseguire. «Vogliamo finire nel migliore dei modi questa stagione – ribadisce il tecnico

triestino – a prescindere da quello che sarà la posizione di classifica finale (attualmente l’Acmar è dodicesima, ndr). In questa sosta pasquale abbiamo alternato sessioni di lavoro molto intenso a riposo per farci trovare pronti a

questi ultimi appuntamenti. Fortunatamente si sono riaffacciati ad allenamento alcuni elementi che hanno avuto problemi fisici in queste ultime settimane.

Cicognani si è allenato regolarmente e dopo i venti minuti di buona qualità a Budrio è abile e arruolato. Anche Marisi, sia pure con cautela, è tornato in gruppo. Più complicata la situazione di Neri che non penso possa rientrare mentre Compagni sta finendo la riabilitazione dopo l’operazione, ha già completato i dieci a referto ma il suo rientro in campo è difficile. Ma non possiamo certi piangerci addosso o recriminare».

La prima “ora”. Il primo atto dell’orologio scatta oggi pomeriggio al PalaCosta contro il già retrocesso Ancona (palla a due ore 18, arbitri Vanoli di Castiglione Olona e Gallo di Monselice), saranno validi gli abbonamenti

sottoscritti per la stagione regolare. «E’ un gruppo di ragazzi – Guidi mette sotto la lente di ingrandimento gli avversari – che è cresciuto molto e non a caso nell’ultima giornata di stagione regolare ha ottenuto la vittoria contro

Albignasego. Molti di loro sono nell’orbita di Montegranaro e sono da considerare in prospettiva. Se devo citare dei nomi direi Cernivani per triestinità, Magrini, Monaci e Principi ma la forza è il gruppo».

Agostino Galegati

da “Corriere di Romagna”,

11/04/2010

 


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