• 26/02/2010
  • Stampa
  • Commenti disabilitati su Faenza – Ravenna, sale la febbre da derby

Faenza – Ravenna, sale la febbre da derby

Si sta avvicinando a grandi passi il momento della palla a due del derby tra Pallacanestro Faenza e Acmar Ravenna in programma domenica al Pala Bubani alle ore 18. In attesa di vivere nuove emozioni, costante che questa sfida sta regalando ormai da anni, non si può non ritornare alla gara di andata, terminata 62-60 per Faenza, match deciso dagli episodi avvenuti negli ultimi secondi di gioco. Come fossero all’interno del film “Sliding Doors”, Claudio Nobile e Francesco Berlati hanno avuto nelle loro mani il destino della partita, con gli dei del basket che hanno sorriso al manfredo facendogli segnare il canestro della vittoria a 4’’ dal termine. Per quanto riguarda invece l’ala ravennate, la sfortuna ci ha messo lo zampino nell’azione successiva facendolo scivolare a due passi dal canestro, mentre stava penetrando per segnare il canestro del supplementare. Cosa accadrà domenica?

FAENZA – “Ad essere sinceri mi preoccupo più di Faenza che di Ravenna, perché dobbiamo assolutamente evitare i cali mostrati in alcune partite e soprattutto non demoralizzarci se nei primi minuti alcune giocate non riescono come vogliamo”.

E’schietto e sincero Claudio Nobile, match winner dell’andata, a poche ore dal derby contro i cugini dell’Acmar, formazione che non va assolutamente sottovalutata.

“Faccio una premessa: per prima cosa non guardiamo la classifica e le statistiche, perché le due squadre partono sullo stesso piano. Il derby è sempre una partita con una storia a se e quindi non si possono fare pronostici di nessun tipo. Ravenna, benché rimaneggiata, dispone di ottimi giocatori che possono risolvere le partite quando vogliono e questo deve farci tenere alta la concentrazione, considerando soprattutto che questa vittoria sarebbe fondamentale per la nostra classifica”.

A livello di infortuni e di panchina partite avvantaggiati, questa differenza potrà risultare decisiva?

“Di sicuro sfruttare le maggiori rotazioni a disposizione e più profonde rispetto a quelle dei nostri avversari potrebbe essere importante, perché ci permetterebbe di avere sempre forze fresche in campo, vantaggio notevole per una gara che si preannuncia tesa fino alla fine”.

Che tipo di gioco imposterete?

“Di sicuro cercheremo di tenere i ritmi alti, ma soprattutto dovremo ritornare ad avere quella brillantezza di gioco che avevamo qualche settimana fa e che ultimamente non siamo più riusciti a mostrare. Chissà che il derby non possa essere uno stimolo per ritornare a quelle prestazioni”.

La partita si preannuncia molto interessante e ricca di colpi di scena: come se la immagina?
“Sinceramente credo sia un’incognita, perché certe gare sono difficili da decifrare. Di sicuro in campo ci sarà tanto talento da entrambe le parti, e questo vuol dire che ogni giocatore potrà risolvere il match con una singola giocata. Quando si hanno certi tipi di atleti, gli infortuni e la mancanza di cambi non conta, perché è la prodezza del singolo a determinare l’episodio vincente”.

A proposito di azioni decisive: al’andata lei segnò quel canestro ormai storico che la fece diventare quasi cittadino onorario di Faenza.

“Ricordo bene quell’azione e infatti ancora adesso l’ho davanti a me, con Porcellini che mi passa la palla e io che segno un canestro importante”.

Vuole ripetere questa prodezza anche domenica?

“Sarebbe bello, ma l’importante è che la squadra vinca e che sia Faenza a segnare il canestro decisivo. Visto che simili gare sono quasi sempre equilibrate, dovremo essere bravi a chiudere i giochi prima degli ultimi minuti, perché avere nelle mani il pallone della vittoria è un’arma a doppio taglio. In certi casi può andare bene e in altri no, e dunque dovremo costruire con calma le basi per non arrivare ad un finale in volata”.

Ogni riferimento al canestro della vittoria fallito all’ultimo secondo con Budrio, non è assolutamente casuale..

RAVENNA – “Rispetto a una settimana fa il nostro morale non è tanto differente soltanto perché abbiamo vinto contro Ancona, anche se devo dire che non siamo mai stati allo sbando come può sembrare dai risultati”.

Francesco Berlati come al solito non usa giri di parole per fotografare lo stato di salute della sua squadra, ma come arriva l’Acmar a questo derby?

“Sappiamo di affrontare una squadra che sta attraversando un ottimo momento di forma e soprattutto che ci presenteremo a Faenza in formazione rimaneggiata, con il solo Cohen in più disposizione rispetto alla gara con Ancona: in ogni caso daremo il massimo come al solito”.

La panchina corta potrebbe rivelarsi un grave handicap?

“Dovremo stare molto attenti a non commettere falli, perché non possiamo perdere ulteriori giocatori durante la partita. Questa situazione ci porterà a cambiare il nostro modo di giocare, introducendo ad esempio la difesa a zona, unica strada per difendere quando si è contati. Non penso che questo sia un segreto, perché sono convinto che anche i nostri avversari si aspettino alcune mosse tattiche forzate”.

Come sta andando il lavoro con il nuovo coach Guidi?

“Il cambio di allenatore ci ha portato nuovi stimoli e motivazioni e ora sta a noi metterle in campo e far vedere che vogliamo reagire. Purtroppo allenandoci sempre a ranghi ridotti non possiamo provare molto gli schemi offensivi e le varie situazioni di gioco”.

Quanto è contato a livello mentale sbloccarvi la scorsa settimana a pochi giorni dal derby?

“Di sicuro ci siamo tolti un peso, perché la striscia di sette sconfitte consecutive era da interrompere al più presto. In ogni caso non possiamo sentirci appagati per questa vittoria, perché c’è ancora tanto da lavorare e dobbiamo pensare ad una partita alla volta. Per questo motivo ci concentriamo su Faenza, senza fare calcoli se potremo o meno raggiungere i play off a fine stagione”.

Che partita si aspetta domenica prossima e quale è il punto di forza di Faenza.

“Sarà una partita equilibrata dove dovremo cercare di rimanere sulla scia degli avversari fino all’ultimo minuto per poi giocarci tutto nel finale. Faenza sta disputando una buona stagione e può vantare una rosa composta da ottimi giocatori, che riescono a risolvere la partita con le loro giocate”.

All’andata vinse la Pallacanestro Faenza, ma negli occhi dei tifosi ravennati c’è ancora la sua sfortunata scivolata che poteva riaprire il match: pensa che domenica siano ancora gli episodi ad essere decisivi?

“Se dovessimo arrivare punto a punto fino alla fine vorrebbe dire che avremmo lottato ad armi pari con Faenza e ciò sarebbe senza dubbio positivo. Quest’anno abbiamo perso talmente tante partite proprio all’ultimo tiro che speriamo di essere premiati questa volta noi se dovesse capitare ancora una simile situazione”.

Agostini saluta. Come un fulmine a ciel sereno, Dimitri Agostini ha rescisso il contratto con l’Acmar: la dirigenza non ha reso noto i motivi del divorzio.

Luca Del Favero

Da “La Voce di Romagna” del 27/02/2010

 


Comments are closed.