• 30/01/2010
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Acmar, è ora di saltare il Fosso

“In questo momento stiamo prendendo pugni da tutte le parti, ma restiamo in piedi e siamo pronti a rispondere. Mi verrebbe da parlare di Rocky, film che non mi sembra fatto particolarmente bene ma che comunque può ricalcare il nostro stato d’animo, ma è già stato utilizzato (da Ferrara alla Juventus, con scarso successo, ndr): la sostanza rimane però simile, dobbiamo scendere in campo per combattere già da Fossombrone”.

Loris Giovannetti ha voglia di riprendere a marciare, si sente. Il coach dell’Acmar chiama in causa Sylvester Stallone ed il suo celebre film sul pugilato per cercare di “svegliare” la sua squadra, che sta affrontando una lunga serie di problemi fisici ed anche tecnici e non se la passa per niente bene. L’augurio, chiaro, è che possa finire diversamente dalla “Vecchia Signora” del calcio italiano, con un epilogo prossimo a quello, appunto, del film. La questione, per il coach nativo di Premilcuore, riguarda l’atteggiamento da mettere in campo. Senza due giocatori, e con un terzo in dubbio, l’Acmar parte in condizioni certamente difficili: “Neri e Compagni non saranno della partita, chiaramente. Su Marisi abbiamo rinviato alle ore precedenti la partita ogni valutazione: Riccardo si è allenato al 50% venerdì e sabato, con indicazioni positive, ma non sappiamo le sensazioni che potrà sentire quando spingerà un po’ di più”. A rinforzare le rotazioni ci sarà il giovane Pappalardo, ultimo arrivato in casa giallorossa: “Inseriamo un giovane interessante, che si è allenato con noi tutta la settimana. Abbiamo grande fiducia in lui, pur restando consapevoli che è nato nel 1990 e che sarà la sua prima partita con la maglia di Ravenna”. Citazioni a parte, Giovannetti ha visto una squadra comunque positiva: “Ci siamo allenati bene, con grande impegno, abbiamo messo in campo la giusta grinta. Abbiamo grandi motivazioni per giocare una partita intensa, vogliamo il lieto fine del film e sappiamo che dobbiamo arrivarci con il nostro atteggiamento”. Fossombrone? Squadra tosta – spiega coach Giovannetti – con otto giocatori che si dividono il minutaggio e che non ha quasi mai patito problemi di infortuni. Giocano un basket molto chiaro, senza pivot di ruolo e con tanti tiratori dalla lunga distanza. L’uomo chiave è in cabina di regia e si chiama Massimo Gattoni: a quarant’anni gioca ancora 31’ di media andando in doppia cifra per punti e minuti, è un giocatore molto importante”. Per vincere, l’Acmar dovrà puntare sul maggior peso sotto canestro: “Noi abbiamo giocatori più pesanti e più abili in post basso, faremo la partita puntando su questo”.

Miro De Giuli

da “Voce di Romagna”, 31/01/2010

 


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