• 13/01/2010
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Scossone Acmar, Vianello respinge le dimissioni di Giovannetti

“Abbiamo cominciato il nostro viaggio con questo equipaggio, e per nessuna ragione lo finiremo con delle persone differenti. Le responsabilità per il momento negativo sono di tutti e non di una persona sola, di dimissioni non voglio neppure sentire parlare”. Il presidente dell’Acmar Roberto Vianello non ha ammesso repliche lunedì sera, quando il suo allenatore Loris Giovannetti ha rassegnato le proprie dimissioni, all’indomani della sconfitta esterna dell’Acmar a Chieti (65-61) ed a pochi giorni dal disastro casalingo con Recanati (61-79). L’allenatore nativo di Premilcuore aveva rimesso il proprio mandato nelle mani del patron giallorosso, convinto di poter dare la “scossa” ad una squadra che non ha sinora mai trovato la continuità di risultato necessaria per ben figurare in un campionato che doveva garantire altri risultati al sodalizio giallorosso. Non era dello stesso avviso però, il gruppo dirigenziale della sua società ravennate. In primis infatti, il presidente Vianello ha confermato la propria stima e la propria fiducia al proprio allenatore. Martedì ha poi portato a conoscenza degli eventi la propria squadra con un comunicato che è stato poi diffuso agli organi di stampa nella mattinata di ieri: “E’ innegabile – ha fatto sapere Vianello – che fin qui i risultati siano stati al di sotto delle aspettative e degli sforzi profusi, ma non mi sento di colpevolizzare una persona in particolare quando ognuno di noi ha delle responsabilità di cui farsi carico. Con il suo gesto, Giovannetti ha dimostrato una volta di più la sua onestà intellettuale ed il suo legame per la nostra città. Io continuo però a restare convinto che si possa e si debba riuscire a tirare fuori il massimo da questo gruppo, che sino ad oggi si è mostrato soltanto una lista di giocatori di grande esperienza e riconosciute capacità. In questa stagione, questa squadra non è ancora riuscita ad esprimere pienamente le proprie potenzialità: accettare le sue dimissioni avrebbe significato individuare lui come unico responsabile dei risultati deludenti ottenuti sino ad oggi”. Fiducia confermata, dunque: “Ognuno ha le proprie responsabilità, bisogna ragionare su ciò che non ha funzionato sino ad oggi con la massima umiltà, cercando di dare ancora di più. Bisogna lavorare sulla tensione che attanaglia i nostri giocatori nei momenti più delicati delle partite, poi su tutto il resto”. L’ottimismo del patron giallorosso resta comunque forte. “Ho sempre pensato che ogni problema debba diventare un’opportunità: in questo momento, possiamo fare quadrato ed alzare gli scudi, fortificarci di fronte alle responsabilità. Mi rendo conto che possa risultare desueto parlare di serenità ed entusiasmo, ma soltanto così possiamo raggiungere traguardi altrimenti inarrivabili”.

Miro De Giuli

da “Voce di Romagna”, 14/01/2010

 


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