• 14/12/2009
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Il tre per due non fa bene all’Acmar

Ormai sta diventando una maledizione. L’Acmar perde a Gualdo Tadino la sesta partita del suo campionato, la quinta in cui il divario rispetto ai vincitori è contenuto in un margine che va dai due ai quattro punti. Nella trasferta umbra è una prodezza dell’esterno Baroncelli, tiratore micidiale che lo scorso anno ha giocato con la Carmatic Pistoia in Legadue, a condannare i romagnoli alla sconfitta, stoppando la striscia vincente ravennate proprio quando sembrava il momento di concretizzare il momento positivo. Al di là dei margini risicati, per l’Acmar vanno però rivisti diversi momenti della partita del PalaLuzi, con i giallorossi che hanno faticato contro la costante pressione difensiva della Euroforn. Sconfitti a rimbalzo d’attacco, con un saldo perse/recuperi che ha regalato dieci possessi in più ai padroni di casa, i ragazzi di Giovannetti si sono condannati ad una partita da vincere negli ultimi possessi. Nel concitato finale, è arrivata una beffa che forse, a posteriori, poteva essere evitata giocando con maggiore lucidità: “E’ stata una partita in fotocopia rispetto ad altre che abbiamo già disputato – spiega nel “day after” un amareggiato Loris Giovannetti, allenatore dell’Acmar – e mi spiace molto che questo tipo di sconfitte arrivino con una squadra assai esperta com’è la nostra. Non guardo più di tanto ai due punti di scarto, anche se ormai posso parlare di una mezza maledizione, ma come in altre occasioni abbiamo pagato dazio perché lungo l’arco della partita non siamo stati capaci di controllare i ritmi, commettendo molte ingenuità che dovevamo invece evitare”. Un mea culpa sincero, che va diviso con una squadra che, pur essendo più grossa e decisamente più fisica dei rivali umbri, ha concesso troppo sotto le plance, laddove avrebbe invece dovuto capitalizzare il maggiore peso: “Il 12-4 a rimbalzo d’attacco grida vendetta, Gualdo ha molti meno centimetri e chili rispetto a noi. Dovevamo vincere sotto i tabelloni ed invece tra palloni persi e rimbalzi, gli abbiamo concesso ventuno conclusioni in più. Con queste cifre è difficile portare a casa la partita”. Domenica prossima contro Budrio, l’Acmar dovrà cacciare sì i due punti, ma dovrà soprattutto ritrovare quella costanza di rendimento nuovamente perduta: “Voglio pensare lucidamente a cosa fare, perché da un +27 controllato molto bene con Roncade siamo passati ad una partita di questo tipo con Gualdo, c’è molta differenza in una settimana soltanto. Per il momento, mi tengo la solita difesa che ha tenuto molto bene ed il fatto che, al di là di qualche momento lungo una singola partita, non abbiamo mai preso un’imbarcata. Da una squadra come la nostra però, servono maturità ed un atteggiamento meno soffice”.

Miro De Giuli

da “Voce di Romagna”, 15/12/2009

 


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