• 16/04/2009
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Solfrizzi: “Acmar, deciderà la tenuta fisica sulle tre partite”

Due giorni al via dei playoff per l’Acmar Ravenna, che aspetta la Pallacanestro Teate Chieti per gara uno dei quarti di finale in programma sabato sera alla Morigia. Forti del fattore campo, ma consapevoli della forza dell’avversaria, i romagnoli puntano a superare un turno davvero difficile. Dopo avere sconfitto agevolmente (81-54 il finale) il Vialunga Anzola venerdì scorso, e dopo avere riposato fino a martedì, la squadra giallorossa è tornata in palestra da martedì sera per preparare anche a livello tattico la prima partita contro gli abruzzesi. “Stiamo complessivamente bene – spiega la guardia Enrico Solfrizzi – ci siamo riposati per qualche giorno intorno a Pasqua e questo ci ha permesso di rigenerarci a livello fisico, particolare importante per la post season. Ci stiamo allenando bene, abbiamo disputato una buona amichevole contro Anzola, e veniamo dal successo contro Verona nell’ultima partita di stagione regolare, quando eravamo già certi del fatto che non sarebbe cambiato nulla per la nostra classifica. Possiamo fare bene, e questi ultimi fatti ne sono la dimostrazione, ci faremo trovare pronti per le partite che contano”.

L’avversario dell’Acmar sarà durissimo: “Sono un’ottima squadra, molto pesante a livello fisico – spiega Solfrizzi – che ha un pacchetto lunghi solido ed ottimi esterni. Nel girone di ritorno sono riusciti a vincere dieci partite contro tre sole sconfitte, e questo è un sintomo di un loro stato di forma inevitabilmente buono. Penso di poter dire che sia l’accoppiamento peggiore che poteva capitarci, ma ce la giocheremo fino in fondo”. In stagione regolare, l’Acmar è riuscita a portarsi sul 2-0 contro gli abruzzesi, faticando comunque molto per avere ragione degli avversari. Da allora, Ravenna ha ritrovato Marisi mentre Chieti ha recuperato dall’infortunio ai legamenti del ginocchio l’ex di turno Dal Fiume. Di fatto, per entrambe le formazioni si renderà obbligatorio il turnover tra gli over23: “Il turnover fa bene in caso di infortuni, altrimenti può diventare un problema perchè ci si trova costretti a scegliere un giocatore da lasciare fuori dai dieci a referto. Vale per entrambe le formazioni, ma non dovremo stare attenti soltanto a questo, perchè loro hanno talento e forza fisica. Nelle due partite di stagione regolare abbiamo subito molto sotto canestro, gli aiuti erano puntuali ma contavano comunque poco: il fattore campo è comunque dalla nostra parte, ed al PalaTricalle abbiamo già vinto una volta, quindi la consapevolezza di poterlo rifare ce l’abbiamo”.

La chiave resta una sola: “La tenuta fisica, tra due squadre che hanno diversi giocatori sopra i trent’anni, e la capacità di adeguarsi a livello tattico tra una partita e l’altra. Siamo due squadre di ottimo livello, vincerà chi meglio sfrutterà le debolezze altrui”.

Miro De Giuli

da “La Voce di Romagna”, 15/03/2009

 


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