• 04/03/2009
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Acmar, quando la matematica fa la differenza

ALBIGNASEGO – La pallacanestro è spesso come la matematica, non è un’opinione e i numeri hanno sempre il loro peso. Nel rapporto con Albignasego le statistiche dell’Acmar sono quasi tutte in deficit. E su queste punta il tecnico Loris Giovannetti. “Quando una squadra come la nostra – analizza – la cui forza è la difesa (anche dopo la nona sconfitta stagionale è la seconda del raggruppamento dietro Albignasego) subisce 31 punti nei primi dieci minuti e 49 all’intervallo c’è decisamente qualcosa che non va. Loro hanno avuto decisamente molta più voglia di noi, hanno interpretato benissimo la partita mentre noi siamo scesi in campo non con la giusta determinazione. Hanno avuto ottime percentuali, realizzando sì anche tiri difficili ma noi abbiamo messo in campo una difesa ‘da ridere’. Nella seconda frazione, pur in un parziale abbastanza basso, da 18-14, in cui avevamo stretto maggiormente le maglie difensive, hanno comunque raccolto ben undici rimbalzi di cui cinque offensivi contro uno solo nostro nell’arco dei primi trenta minuti (e quattro alla fine quando Ravenna ha impresso il suo massimo impulso). Altro aspetto determinante il problema falli spesi male in cui ci siamo ritrovati all’intervallo. Tutti i giocatori che ho schierato sono andati al riposo con due sanzioni, tre nel caso di Fulvio Neri. Anche qui decisamente troppi. Se si sommano questi fattori al fatto che hanno avuto otto possessi più di noi si arriva ad un computo di 59 tiri a 45 decisamente penalizzante per noi e spiega una differenza così ampia come si è vista ad un certo punto, sul -22”.

Fluidità cercasi

Un altro dato salta agli occhi, le palle perse. In queste ultime settimane la fluidità offensiva dei ravennati non è stata quella che si è vista in tante occasioni soprattutto nel girone d’andata. Contro squadre come Chieti e Marostica questo problema, venti palle perse, era stato ovviato dalla pressione difensiva. Contro i padovani la partita doveva essere perfetta sotto tutti gli aspetti ma solamente nell’ultimo quarto si è probabilmente vista che l’Acmar che vorrebbe per tutto l’arco dei quaranta minuti il suo allenatore. “E’ vero – conclude – che c’è stata una reazione finale da parte nostra ma purtroppo troppo tardiva perché a quel punto la partita era già finita. Questa partita per noi era un esame di maturità e direi che siamo stati rimandati. Avremo altre occasioni per rifarci”.

Classifica sempre molto corta

L’ultimo sguardo, a differenza dell’abitudine di non guardare mai i risultati delle altre, arriva proprio alla classifica aggiornata coi punteggi del finesettimana. “Non sono certo favorevoli a noi – conferma -. La sconfitta di Anzola in casa con Chieti (65-71), quella di Verona ad Ancona (78-71 con i marchigiani nuovamente appaiati ai romagnoli) rende la classifica ancora più corta. Fortunatamente gli scontri diretti con almeno un paio di squadre attorno a noi ci sono favorevoli (Ancona ne è un esempio, ndr), l’unico risultato delle altre che ci soddisfa è la sconfitta di Senigallia a Marostica. Ma ora dobbiamo pensare al prossimo impegno nostro, con Atri domenica”. Dolce il ricordo dell’andata col minimo storico di punti subiti, 44, che hanno fatto passare in secondo piano gli appena 59 realizzati.

Agostino Galegati

da “Sport Ravenna”, 04/03/2009

 


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