• 27/01/2009
  • Stampa
  • Commenti disabilitati su Tornato per vincere

Tornato per vincere

RAVENNA – Il gran timoniere dell’Acmar. Loris Giovannetti, classe ’57, di Premilcuore, è sicuramente un coach abituato a vincere e convincere soprattutto quando l’obiettivo è la promozione. Il presidente dell’Acmar, Roberto Vianello, non si è lasciato sfuggire l’occasione di riformare, come lui stesso ha avuto modo di dire, quel trio delle meraviglie, il terzo è il compianto Piero Manetti, che aveva fatto la fortuna giallorossa alla fine degli anni ’80 con l’approdo in B1. Una lunghissima carriera il cui cerchio si è chiuso con il ritorno a Ravenna.

“Ho incominciato – ricorda – giocando sui campi dell’oratorio San Luigi dove è nata l’attuale Fulgor, con i ragazzi della mia età subito dopo la scuola anche se la passione è nata anche prima quando cioè mio padre mi portava al glorioso Villa Romiti per vedere giocare la gloriosa Becchi che negli anni ’70 faceva la A. Di lì ho incominciato ad allenare i vari settori giovanili forlivesi e a 24 anni è arrivata la grande occasione di allenare la prima squadra. Nel 1981-’82 disputammo il campionato di D centrando subito la promozione in C2, l’anno successivo quella in C1 e al quinto anno (1985-’86) quella in B2. L’anno successivo il mio arrivo a Ravenna e nel giro di tre stagioni bellissime sono arrivate le due promozioni dalla C1 alla B1. Dopo quegli anni la mia carriera è continuata a Cento dove ottenni un’altra promozione dalla C1 alla B2. Poi il mio ritorno a Forlì dove fui per quattro stagioni vice allenatore in A con la Libertas con una piccola parentesi da capo. Poi San Marino, 4 anni nella Libertas e molto più recentemente a Forlì con la femminile, parentesi a Gorizia, Cesena, dove trascorsi un’annata splendida, e l’arrivo a Faenza per una stagione e mezzo (con la combattutissima semifinale terminata solo alla quinta partita contro Anzola, ndr). Tante esperienze diverse con presidenti, giocatori, staff dirigenziale molto diversi. Ma per me è un onore aver potuto lavorare accanto ad una persona di grandissimo calibro come il general manager Maurizio Gherardini, come uomo e professionista e sono felicissimo per lui per il successo che sta avendo anche oltre oceano (è gm dei Toronto Raptors della Nba dal 2006 che ha permesso anche l’arrivo di Andrea Bargnani che si sta ritagliando un ruolo da protagonista in un campionato selettivo e ipercompetitivo come quello americano, ndr)”.

Venti anni dopo

1989-2009. Venti anni dopo la panchina è tornata ad essere la “sua” Ravenna, con accanto il cartellone Innanzitutto Divertiamoci che era stato il portafortuna delle tre stagioni da cavalcata. “E’ con una certa emozione – continua Giovannetti – che sono tornato a lavorare con una persona seria, motivata e “calda” come il presidente Vianello. Poi quando dovessimo tornare a giocare al PalaCosta credo che arriverà anche la commozione (lui è stato già confermato per il prossimo anno, la ristrutturazione dello storico palazzetto ancora non è ultimata). Quest’anno stiamo vivendo una stagione strana. Dall’inizio non ho mai avuto la rosa al completo a causa di problemi fisici più o meno grandi che ci hanno impedito soprattutto di allenarci con continuità e questo purtroppo si è ripercosso anche sulle partite. In molte di queste ho dovuto rivedere il quintetto perché 2-3 elementi mancavano. Soprattutto l’assenza del nostro capitano Marisi si sta facendo sentire visto che per il mio modo di giocare è un atleta fondamentale visto che può ricoprire più ruoli. Ora stiamo meglio e vogliamo fare bene puntando sulla intensità difensiva che è la chiave in un girone equilibrato come il nostro”.

Agostino Galegati

da “SportRavenna”, 27/01/2009

 


Comments are closed.