• 02/11/2008
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Acmar Ravenna – Bullonerie Riunite Castrocaro/Faenza 94-75

Meglio di così, non si poteva proprio fare. Il derby è dell’Acmar – 94-75 il risultato finale – che batte Faenza in una Morigia mai così piena e mai così calorosa, raggiunge i manfredi (e Recanati) al quinto posto e può ora guardare al futuro con rinnovato ottimismo.

E’ la vittoria del gruppo, che ha saputo sopperire d’insieme all’assenza, pesante, di Emiliano Solfrizzi, così come è la vittoria di coach Giovannetti, vero e proprio uomo derby, con le sue quattro vittorie su quattro sfide dirette negli ultimi due anni.

Sempre avanti nel punteggio, l’Acmar allunga nei cinque minuti precedenti l’intervallo, per non voltarsi più indietro e volare fino al più ventiquattro del trentaseiesimo minuto di gioco. Troppo precisa e troppo coesa la truppa di Giovannetti, per una Faenza che ha faticato in difesa ed ha pagato un gioco poco illuminato nella metà campo offensiva.

E’ Compagni a trovare il primo canestro di giornata, ricco antipasto di un duello acceso con il pivot faentino Andrea Delle Monache, vinto dal giallorosso sul pariruolo biancazzurro. Faenza risponde cercando Agostini, ma può poco sulle due triple consecutive di Marco Zatta e Francesco Berlati, che valgono il 10-6 Acmar.

I giallorossi non mollano il colpo, e con capitan Marisi trovano il terzo canestro da tre punti del primo quarto, per il 15-9 che sa tanto di prova tecnica di fuga. Gli animi si scaldano, e la gara prende quota: Ravenna dà sfoggio della propria difesa di squadra, limitando ogni conclusione di Porcellini e Carretta, mentre Faenza trova dai suoi lunghi cinque dei suoi primi sette canestri, per un punto a punto assai avvincente che dura dal 7’ al 13’. In avvio di secondo quarto, è Di Trani a spezzare l’equilibrio formatosi, portando i suoi fino al 34-32, minimo svantaggio al 15’.

Fiutato il pericolo, Ravenna reagisce, e la seconda spallata è quella che decide l’incontro. I giallorossi confezionano infatti un 10-0 con i canestri di Berlati e Marisi, ed allungano in chiusura di primo tempo con la bomba di Marco Zatta, a cinque secondi dalla sirena finale, di, che vale il 51-36. In avvio di ripresa, altro colpo di scena, con l’espulsione diretta – fiscale, va detto – di colui che era stato il migliore in campo per Faenza, Dimitri Agostini, reo di avere sgomitato Berlati a rimbalzo d’attacco. Ravenna può dilagare, ma non affonda il colpo, limitandosi a gestire (minimo svantaggio il 70-55 del 32’) la sparata di Porcellini, entrato in partita anche e soprattutto per “vendicare” sportivamente il compagno espulso, sul finire del terzo quarto, e quella di Di Trani, in avvio di ultimo periodo. Nei minuti, Giovannetti schiera il quintetto piccolo, preservando la schiena di capitan Marisi e buona parte del suo quintetto titolare. A farsi notare, sono così Michele Poluzzi, in doppia cifra alla fine, ed Enrico Solfrizzi, perfetto nell’andare a cercare punti nel traffico nei minuti finali di gara, fino al 94-75 finale.

Acmar Ravenna – Bullonerie Riunite Faenza 94-75

(27-20,51-36,70-50)

Ravenna: Zatta 15, Poluzzi 10, Solfrizzi En 9, Marisi 13, Falcomer ne, Zudetich 2, Berlati 19, Compagni 6, Neri 20, Basaglia. All.Giovannetti

Faenza: Venuto 6, Bona ne, Carretta 3, Agostini 8, Delle Monache 13, Di Trani 20, Requena, Porcellini 19, Silimbani 6, Manucci ne. All.Colombo

Note: T2: Ra 22/37, Fa 29/50; T3: Ra 11/26, Fa 3/10; Tl: Ra 17/23, Fa 8/14.

Miro De Giuli

 


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